Uno studio della società di ricerche mostrerebbe che la recessione rende ancora le aziende molto reticenti a spendere in tecnologia.
5 Settembre 2003 Avanti piano per la spesa It. Questo è quanto si potrebbe evincere dalle ultime ricerche condotte da Idc, i cui responsabili invitano a una forte dose di cautela nell’interpretare questi segnali come la luce alla fine del tunnel della recessione.
Secondo gli analisti, infatti, il timore di nuovi investimenti tecnologici, espresso dai circa 600 responsabili It intervistati nell’ultimo studio effettuato, durerà ancora per un periodo che può andare dai 18 ai 24 mesi. Tuttavia, nonostante la sua crescita anemica, è innegabile che il settore abbia già imboccato una timida strada verso la ripresa.
La maggior parte dell’attuale spesa It è dedicata al miglioramento delle infrastrutture tecnologiche basilari, nell’ordine Pc e server, storage, apparecchiature per il networking e software per sistemi di rete. Infrastrutture che, dopo essere state trascurate negli ultimi due anni, adesso necessitano di aggiornamenti non più derogabili. Uno degli ostacoli rilevati da Idc alla progettazione e all’avvio di nuovi investimenti da parte di Ceo e Cfo viene indicato come la psicologia del “good-enough computing”, ossia la convinzione di molti responsabili aziendali che le infrastrutture a disposizione sono più che sufficienti per il proprio business.
Quasi un terzo dei manager It intervistati sostengono che le loro organizzazioni hanno speso meno del 90 % delle risorse previste dal budget Itnegli ultimi dodici mesi. Secondo Idc, la tendenza a trattenere la spesa tecnologica durerà ancora per tutto il 2003, ma ci dovrebbero essere tiepidi segnali di incremento già a partire dal prossimo anno.