La software house irlandese approfitta della JavaOne Conference di San Francisco per ribadire il proprio impegno sul linguaggio open source, con nuovi componenti per la piattaforma Total Business
Il progetto Total B.usiness integration della software house irlandese si arricchisce sempre più di componenti architetturali e apre decisamente il campo a Java. La piattaforma proposta da Iona per la convergenza delle quattro aree dell’e-business (le infrastrutture enterprise, i servizi applicativi, l’Eai e il B2b) è basata su una tecnologia runtime (Art) su cui poggia un layer di servizi di sviluppo e integrazione. Della fascia middleware fanno storicamente parte tool come Orbix per lo sviluppo Corba, e anche strumenti più recenti, come l’iPortal Application Server e l’iPortal XmlBus. Tutti questi tool permettono di costruire strutture integrate di taglio enterprise anche tramite iPortal Integrator (che dispone di ben 73 adapter applicativi). Al centro di tutta la tecnologia di Iona, quindi, c’è un’idea di integrazione di componenti che si è concretizzata, via via, con l’acquisizione di tecnologie che, spesso hanno rigurardato Java. A partire da due anni fa, quando la casa irlandese acquisì EjbHome, la tecnologia base di iPortal Application Server che si traduce nell’implementazione di Enterprise Java Beans. L’integrazione di Java con ambienti legacy è stata effettuata grazie all’integrazione della tecnologia di Genesis, acquisita lo scorso anno, che ha prodotto iPortal SureTrack. E’ di quest’anno l’acquisizione della tecnologia Sagavista di Software Ag, che permette di costruire progetti basati su Java e Xml. Contestualmente, l’assorbimento di Netfish Technologies ha messo ulteriormente l’accento sulla parte B2b dell’architettura proposta da Iona grazie alla sospinta integrazione della tecnologia Xdi (basata du Xml) con il proprio application server J2ee, i tool di Eai e quelli per lo sviluppo di servizi Xml, Java e Corba.