Una delle metafore che Steve Jobs ha usato più spesso nei primi anni dell’iPad è che a volte abbiamo bisogno di un furgone, ma nella grande maggioranza dei casi ci basta un’automobile. L’automobile era l’iPad e il furgone il Mac, o comunque un computer. Forse Jobs pensava che tablet basato su iOS avrebbe avuto più buon gioco nel soppiantare i computer di quanto non sia successo, certo il tablet di Apple ha fatto piazza pulita di molte soluzioni portatili ma di qualità dubbia, tipo i netbook.
Restando nella metafora di Jobs, il produttore di “automobili” di qualità e convincenti continua a essere Apple anche oggi. Ma sarebbe controproducente nascondersi che l’iPad sta frenando e non accelerando. E se si mettono insieme le notizie provenienti sia dal CES di Las Vegas sia dalle indiscrezioni della rete, la corsa solitaria in pista della fuoriserie-iPad potrebbe farsi più complessa.
Il plus sta in iOS
Apple ama sottolineare l’indubbia qualità costruttiva di iPad e l’innovazione del suo hardware, il vero punto di forza del tablet però sta in iOS. Se restiamo nell’alveo dei prodotti che in questa fase interessano di più e offrono più margini (chiamiamoli ibridi, 2-in-1 o cos’altro… in sintesi hanno una tastiera vera che si stacca) i Surface di Microsoft hanno una concezione hardware diversa ma non sono affatto male, come anche Google ha dimostrato di saper progettare 2-in-1 di tutto rispetto.
Quindi non è nell’hardware il punto chiave ma nel software. I tablet ibridi Surface sono comunque PC Windows 10 e si portano dietro i problemi della piattaforma (quantomeno rispetto a iOS), mentre in campo Google la diatriba tra Android e Chrome OS non ha fatto bene a nessuno dei due. iOS è invece un buon sistema operativo con un ricco ecosistema di applicazioni.
Il punto ora è che Microsoft e Google stanno avvicinandosi in maniera più seria al modello dell’automobile. O così sembra. Se i Surface con Windows 10 sono in fondo ancora furgoni, le voci sul lancio dell’ipotetica versione Windows 10 Cloud – con tanto di immagine ISO che circola in rete – lasciano presagire un furgoncino molto “light” che è quasi un’automobile. In prospettiva potrebbe quindi esserci una nuova linea di Surface a basso costo con Windows 10 Cloud: una versione di Windows più leggera, limitata alle app del Windows Store.
Se vi viene in mente Windows RT e il suo fallimento avete buona memoria, ma i tempi sono cambiati. Oggi una CPU mobile Kaby Lake ha una discreta potenza e l’app store di Microsoft non è il deserto di qualche anno fa.
E se cambia Chrome OS…
E Google? Al CES ha sostanzialmente reinventato il Chromebook dotandolo del Play Store, quindi della possibilità di eseguire anche applicazioni Android anche se il sistema operativo di base è sempre Chrome OS. È vero che i Chromebook non sono sempre direttamente paragonabili con gli iPad, ma se arrivano sul mercato convertibili di marca con il “nuovo” Chrome OS e un cartellino del prezzo da 300 dollari circa, anche Apple dovrà tenere conto.
Tutte ipotesi? In parte sì, però c’è la sensazione che per Apple sia il momento di cambiare marcia nell’automobile-iPad. Senza frenesia: anche considerando che si vende un iPad Pro ogni dieci iPad normali, come molti osservatori stimano, il margine sul resto del mercato è ancora ampio. iOS 11 e un possibile nuovo iPad Pro sarebbe bene però non fossero semplicemente miglioramenti incrementali.
Come sembra anche giunto il momento di mettere ordine in iCloud. Vero: Apple non ha una vera parte business-aziendale come la hanno invece Microsoft e Google, e questo le ha portate a definire una strategia cloud di respiro molto ampio e inevitabilmente più complessa di quella Apple. Ma pur con questa considerazione iCloud non può più essere solo lo snodo di alcune funzioni di dialogo e condivisione tra iOS e macOS.