Entro il 2021, le smart technology forniranno ai retailer nuovi livelli di personalizzazione, velocità e convenienza. Lo sostiene l’indagine “2017 Retail Vision Study” commissionata da Zebra Technologies e che ha analizzato i trend tecnologici che stanno dando forma al futuro della grande distribuzione e stanno innovando l’esperienza di acquisto.
Lo studio ha rivelato che quasi il 70% dei decision-maker intervistati è pronto al cambiamento e ad adottare l’Internet of Things (IoT).
Il 65% prevede di investire, entro il 2021, in tecnologie volte ad automatizzare la gestione dell’inventario e la gestione della posizione dei prodotti nel punto vendita.
La crescita continua dello shopping online metterà alla prova i rivenditori che dovranno fornire livelli di convenienza senza precedenti per fidelizzare i clienti. In tal senso, entro il 2021, il 65% dei rivenditori prevede di esplorare servizi di spedizione innovativi, come la consegna sul luogo di lavoro, a casa e addirittura alle auto parcheggiate. Inoltre, entro lo stesso anno, quasi l’80% dei rivenditori potrà personalizzare la visita del negozio per i clienti, dato che la maggioranza saprà quando un cliente specifico sarà nel negozio. Questo sarà possibile attraverso tecnologie come la micro-locationing, che consente ai rivenditori di ottenere dati più accurati e statistiche dei clienti.
Oltre a ciò, i retailer stanno cercando di creare una customer experience senza interruzioni, con il 78% che dice che è importante, o di importanza cruciale, integrare le esperienze e-commerce con quelle in-store.
Per velocizzare la fila alla cassa, i rivenditori stanno progettando di investire in dispositivi mobili, in chioschi interattivi e tablet per aumentare le possibili modalità di pagamento. L’87% dei rivenditori utilizzerà i dispositivi di mobile point of sale (MPOS) entro il 2021, dando la possibilità di scansionare e accettare i pagamenti con le carte di credito e i bancomat ovunque all’interno del negozio.
Oltre all’IoT, anche la gestione dei big data è ritenuta importante, se non addirittura cruciale, per le operazioni (73% degli intervistati).
Entro il 2021, almeno il 75% dei rivenditori si aspetta di investire in statistiche predittive e software analytic per la prevenzione delle perdite e l’ottimizzazione dei prezzi, insieme a informazioni fotografiche e video per migliorare complessivamente la customer experience.
Il 57% dei rivenditori crede che l’automazione modellerà il settore entro il 2021, aiutando i commercianti a confezionare e spedire gli ordini, a monitorare l’inventario, a controllare i livelli delle giacenze in negozio e ad aiutare i clienti a trovare i prodotti.
Nella zona Emea, gli intervistati hanno individuato come fonte più comune di insoddisfazione dei clienti l’esaurimento di un articolo (53%), la disponibilità dello stesso prodotto a un prezzo inferiore in un altro punto vendita (46%) e il non aver trovato il prodotto desiderato (40%). I retailer, di conseguenza, stanno pianificando di reinventare la catena di approvvigionamento con la visibilità in tempo reale fornita da automazione, sensori e analytics.
Mentre per il 2021, il 92% dei retailer si aspetta di offrire un servizio Click & Collect, quasi il doppio rispetto al 50% che lo offre oggi.
Attualmente, il 36% dei rivenditori in Europa sa quando specifici clienti si muovono all’interno del negozio, ma entro il 2021 questo numero è destinato a raddoppiare.