Quando si parla di come sarà il prossimo iPhone 8 ci si concentra in particolare sul display OLED e sul design che dovrebbe essere il più possibile “a tutto schermo”. Ora il designer Vianney le Masne fa notare, in un suo post su Medium, che questi due elementi, uniti a un altro di cui si parla meno – il Dark Mode – avranno un impatto importante su come andranno (ri)progettate le interfacce delle app.
Il Dark Mode è una modalità di funzionamento di iPhone in cui l’interfaccia “vira” decisamente verso il nero. Non è semplicemente la sostituzione di elementi chiari con altri analoghi e scuri, ma una rivisitazione dei controlli per farli comparire rispetto a un “piano” d’interfaccia che appare idealmente nero.
Se ci si pensa, appare stretto il collegamento del Dark Mode con l’adozione di uno schermo OLED. La caratteristica di questi display è che il nero dei pixel spenti è davvero un nero profondo (non c’è retroilluminazione) ed estendendo lo schermo sino ai bordi di iPhone 8, questo appare come un rettangolo nero.
La differenza sostanziale rispetto agli iPhone non OLED, spiega le Masne, è che noi di questi abbiamo comunque la percezione di un rettangolo digitale contenuto in una cornice, in cui appaiono elementi d’interfaccia. Istintivamente lo “vediamo” come una tela o una pagina e quindi concepiamo i suoi elementi in maniera sequenziale, come il testo.
In un rettangolo completamente nero e senza cornice apparente, invece, la nostra vista tende a muoversi dal centro verso l’esterno come se guardassimo il mondo attraverso una galleria. Questo secondo il designer quantomeno consiglia di rivedere la disposizione delle interfacce considerando che i punti a cui guarderemo istintivamente saranno il centro dello schermo e il centro della parte bassa, dove si troverà il sensore delle impronte digitali (a meno che non si usino tecnologie di identificazione diverse) e da cui “partiranno” molte funzioni dell’interfaccia.