I dati mondiali ed europei secondo Gartner. Faticoso il percorso di formazione degli utenti: non una alternativa alla tv tradizionale, ma una nuova piattaforma di distribuzione dei contenuti.
Da Gartner arrivano le previsioni sullo sviluppo mondiale dei servizi IpTv.
Secondo la società di ricerca, entro il 2010, a livello mondiale, si potrà parlare di 48,8 milioni di famiglie, partendo da un 2005 fermo a poco più di 3 milioni di famiglie in tutto il mondo.
La rampa della crescita sarà visibile già nel 2007: si dovrebbe passare infatti da 6,4 milioni di famiglie previste per il 2006 ai 13,3 milioni dell’anno successivo e poi via a salire a 24,7, arrivando nel 2010, per l’appunto, alla soglia dei 50 milioni di famiglie.
Malgrado i tassi siano giudicati complessivamente interessanti, Gartner ribadisce quanto più volte sostenuto: il vero problema nella diffusione dei servizi di Iptv non è la tecnologia né l’implementazione. Si tratta, più linearmente, di una questione di value proposition. Ovvero, far capire agli utenti potenziali l’effettivo vantaggio rispetto ai servizi televisivi tradizionali.
Per questo motivo, l’invito agli operatori e ai carrier è di evitare di concentrarsi sui fatturati a breve termine, ma investire su politiche e strategie di più ampio respiro, che consentano di far percepire realmente agli utenti l’Iptv non come semplice alternativa alla tv tradizionale ma come nuova piattaforma di distribuzione dei contenuti.
A livello di ripartizione geografica, l’impatto più significativo in questi primi anni sarà nell’area nordamericana, mentre Europa e l’area Asia-Pacific mostrano un ritardo valutato nell’ordine dei 12 mesi.
Per quanto riguarda la sola Europa occidentale, le previsioni di Gartner parlano di 16,7 milioni di utenti entro il 2010, con diverse difficoltà per l’appunto a posizionare correttamente Iptv, soprattutto rispetto alla concorrenza della Pay Tv.
Bene la Francia, che a fine 2006 dovrebbe raccogliere circa la metà dei poco più di 3 milioni di sottoscrittori della regione. Debolissimo il Regno Unito, che soffre la dominanza di Sky Tv e che resta al momento la nazione europea con la minor penetrazione.