Assintel stima un +2,1% per il mercato italiano. E Assinform archivia il primo semestre di quest’anno con un +1,7%.
Con un anticipo di qualche mese sull’effettiva scadenza del 2007, l’Assintel Report si esprime sulla crescita del mercato It Italiano, attribuendole un +2,1% e un fatturato di 21,4 miliardi di euro.
Per il secondo anno l’associazione del settore Ict, aderente a Confcommercio, presenta un’analisi dettagliata in particolare sull’andamento del mercato del software e servizi, commissionata a Nextvalue, che si articola in tre parti: una valutazione del mercato italiano dell’It in generale nel 2007, performance e tendenze delle aziende dell’offerta e un’indagine sulle propensioni e priorità di investimento nell’It, condotta su un campione di 500 aziende utenti.
Come ha osservato Afredo Gatti, managing partner e fondatore di Nextvalue, il trend del settore si confronta con un contesto economico nazionale partito bene nella prima metà dell’anno e oggi rivisto in frenata, con un Pil previsto a fine anno sull’1,3%. Il mercato dell’It, tutavia, cresce di più, in quanto si è verificato che l’onda lunga degli investimenti partiti dalle grandi e medie imprese si sta spostando verso le Pmi e piccolissime aziende, che riconoscono nell’innovazione una leva per competere.
Nello specifico, il mercato dell’It vede crescere l’hardware del 2,1% (pari a 7,510 miliardi di euro), del 3,4% quello del software (4,055 miliardi) e dell’1,5% quello dei servizi (9,856 miliardi).
Nell’ambito del software, l’area trainante è quella del middleware (+5,9%) seguita dai package applicativi (+2,4%) e dal software di sistema (+2,1%), mentre nell’ambito dei servizi, le aree trainanti sono quella dell’application management (+3%), della consulenza (+2,7%) e della system integration (2,6%).
I settori di mercato più
dinamici
Tra i segmenti di mercato più dinamici e importanti c’è quello bancario, in quanto rappresenta il 22,6% degli investimenti complessivi It (+2,2%), coinvolto da movimenti di razionalizzazione delle infrastrutture (il 40% ha detto di avere progetti attivi nelle Soa), da progetti di compliance e adeguamento alle normative europee, ma non solo, anche da normative della Banca d’Italia relative al disaster recovery e ai sistemi di pagamento elettronico.
Il settore industria, molto importante per il tessuto produttivo italiano, non ha mai brillato come investimenti nell’It (+1,5%) perché ha altre priorità, mentre le assicurazioni (+1,2%) stanno vivendo un cambiamento legato alle agenzie che stanno diventando plurimandatarie. Bene commercio, Gdo e servizi (+2,8%) come pure logistica e trasporti (+2,4%). Scarsa la crescita della Pa centrale (+0,7%), trainata soprattutto dal ministero delle Finanze che da solo rappresenta il 43% dell’intero investimento It del settore. Ma va anche considerato che un 27% della spesa It è affidata in house, per cui la Pac non rappresenta un motore di rilancio per avviare gli investimenti It e inoltre è drammatico che non stia attivando un programma quadro.
Riguardo alle previsioni di investimento emerso dal
panel dell’indagine condotta da Nextvalue su 500 responsabili It, lo scenario è
in evoluzione (il 42,3% investe in It l’1% del fatturato e il 31% circa l’1,5%),
anche se va detto che in caso di progetti straordinari, come per esempio
l’implementazione di un Erp, si attinge a un extra budget, ma in questo caso le
decisioni vengono prese dal top management.
Assinform: dati positivi
Da parte sua, Assinform anticipa
le prime cifre relative all’andamento dell’It italiana nel primo semestre
dell’anno. Cifre che verranno presentate in dettaglio il prossimo 8 novembre a
Roma.
In base alle sue rilevazioni, Assinform sostiene che nei primi sei
mesi dell’anno il settore informatico italiano ha registrato una crescita
dell’1,7%. Si tratta di un dato tendenziale positivo, che migliora il + 1,1% del
primo semestre 2006 e il + 0,4% del 2005, a conferma dunque di una
rinascita della domanda d’innovazione tecnologica nel Paese, anche senza
particolari incentivi.
In termini assoluti, nei sei mesi in esame il
settore It ha raggiunto i 9.921 milioni di euro di fatturato, mentre il
mercato aggregato (informatica + telecomunicazioni) ha totalizzato 31.971
milioni di euro, con un incremento dello 0,8% rispetto al primo semestre
2006.
Si conferma, cosa già evidenziata in precedenza, come l’area
delle tlc mostri un certo rallentamento dei tassi di crescita, in particolare
per quanto riguarda apparati, terminali e servizi per reti fisse e mobili, che
compensa solo in parte con un aumento dei servizi innovativi: il comparto
nel suo insieme vale 22.050 milioni di euro, con una crescita dello 0,5%
rispetto al parti periodo dell’anno precedente, quando il tasso di
incremento era attestato a +0,6%.