Iniziamo dall’App, il punto di partenza di questa storia tutta italiana, nell’oggetto e nella sua ideazione. Italian Gestures è un’App per iPhone sui gesti italiani, una sorta di dizionario del linguaggio non verbale; costa 0,79 euro ed è disponibile in italiano, inglese e francese. L’italiano, si sa, è un popolo il cui stile comunicativo è colorito, vivace, molto basato sui messaggi del corpo. Italian Gestures raccoglie dunque i gesti più ricorrenti di questo patrimonio comunicativo non verbale della tradizione italiana (ebbene sì, anche quelli meno eleganti) e per ciascuno di essi presenta un’illustrazione, una breve definizione e una scheda di descrizione più approfondita, frutto delle ricerche del team che sta dietro al progetto. Nell’App è anche presente, infatti, una bibliografia. I gesti possono essere sfogliati in una lista con testo e icone oppure in una visualizzazione più grafica, con le illustrazioni che ruotano in stile Cover Flow. È possibile inviare lo schizzo e la descrizione di un gesto via e-mail e compilare una lista dei preferiti.
I gesti sono spesso coloriti e a volte superano il limite del politically correct. L’elenco dei gesti non è molto esteso, ma è possibile suggerire un nuovo gesto per e-mail agli autori direttamente dall’App, così come dal sito
www.italiangesture.com: potrebbe quindi crescere il database di gesti con l’aiuto della community. Un’altra opzione simpatica è la possibilità di comporre un disegno in stile fumetto con una foto scattata al momento o importata dalla libreria, per poi condividere il risultato via e-mail oppure su Facebook o Twitter.
Il primo passo verso la “materializzazione” dell’App Italian Gestures è stata la linea di magliette decorate con alcuni dei gesti tratti dall’applicazione.
Poi sono arrivate le cover per iPhone, in collaborazione con il distributore Attiva. Si tratta di una custodia rigida, per iPhone 4, 4S e 5, disponibile in nero o bianco e decorata con i disegni usati per le schede dei gesti nell’App. La custodia è racchiusa in un elegante box metallico nero e illustrato – una confezione dalla finitura decisamente inusuale per un comune accessorio per iPhone – ed è fornita insieme a una pellicola protettiva per lo schermo e a un set di sei adesivi raffiguranti ovviamente anch’essi i gesti che contraddistinguono il brand. Sul box metallico che ospita la custodia è stampato un codice QR che porta alla scheda di Italian Gestures su App Store, così il circuito che porta dal virtuale al reale si chiude ricongiungendosi al punto di partenza.
Applicando ha intervistato l’ideatore di Italian Gestures, Giovanni Pasquini.
– Come è nata l’idea di Italian Gestures?
Anche se nasco come musicista (conservatorio Mascagni di Livorno, pianoforte – composizione) e appassionato di cinema (regista e direttore di fotografia di numerosi spot pubblicitari), il computer è da sempre la mia passione. Con Apple, ho sempre avuto un feeling particolare, infatti uso i computer con la Mela da più di 24 anni. Per questo, nel 2009 ho deciso di acquistare una licenza di sviluppatore mettendo in pratica questo progetto e avere inoltre la possibilità di contribuire a un mercato mondiale anche se si vive in una frazione come Quercianella (in provincia di Livorno). L’applicazione Italian Gestures nasce come un’idea nuova e creativa, utile soprattutto per gli stranieri. In effetti poi anche gli italiani l’hanno trovata molto divertente scoprendoci all’interno spiegazioni ed etimologie sui gesti che non conoscevano. Con il tempo, l’idea iniziale si è sviluppata in un vero e proprio dizionario dei gesti, prodotto da una lunga e attenta ricerca bibliografica alla quale Antonella Cistulli si è dedicata con entusiasmo e curiosità (Desmond Morris, Paolo Balboni, Theodore Brun, Paola Celentin, Alan Chapman, Pierangela Diadori, Joe Kiff, Bruno Munari e molti altri autori) unita a un’elaborazione personale che ha suggerito in modo del tutto inedito e originale la ragione di alcune gestualità. All’interno dell’App si trova anche la divertente possibilità di sovrapporre alle immagini della vostra libreria di foto i fumetti che riproducono in maniera scherzosa alcuni dei gesti proposti che possono essere condivisi con i più conosciuti social network. Giacomo Santerini ha realizzato invece le vignette riportando in sketch i gesti fotografati.
– Che accoglienza ha avuto l’App sia da parte degli utenti italiani sia di quelli internazionali?
Che l’idea era buona si è visto subito: l’8 dicembre 2009 Italian Gestures è stata messa in linea e tre giorni dopo era nella “top”. Soprattutto se penso che ho selezionato solo una settantina di gesti tra i più comuni. All’estero i paesi più quotati sono stati USA, Canada, Olanda, Australia, Svizzera, Inghilterra, Svezia, Brasile, Germania e Argentina.
– Successivamente, dall’App è stata sviluppata una linea di custodie, grazie alla collaborazione con il distributore Attiva. Ci parli di questo progetto e del team che l’ha ideato e realizzato?
ItalianGesture è un brand che si è caratterizzato per una grande capacità di innovazione. È stata infatti la prima App al mondo a dare vita a una linea di abbigliamento.
Dopo l’App è stata sviluppata una linea di t-shirt tutt’ora in vendita negli store di 20 paesi nel mondo. La t-shirt è venduta dentro una confezione studiata appositamente per richiamare l’iPhone e le sue applicazioni, con tanto di QR code che permette a ogni utilizzatore di iPhone di leggere il codice con la fotocamera per collegarsi direttamente con l’App Store per completare un “circolo virtuoso”.
“Circolo virtuoso” che unisce l’analogico al digitale, il virtuale al reale. Da una parte vede l’applicazione promuovere la linea di abbigliamento che a sua volta promuove l’applicazione, un loop continuo che vuol far crescere l’interesse per tutto il progetto: dalla fase virtuale in cui la comunicazione non verbale viene illustrata e descritta in un software, fino alla produzione di beni reali che illustrano attraverso le immagini, su una t-shirt, la filosofia di comunicazione che li ha fatti nascere e per cui vengono proposti al pubblico. Dopo la t-shirt è stata la volta delle cover.
Il progetto è frutto di un’intensa collaborazione con Attiva, che fin dalle prime battute ha dimostrato grande entusiasmo per l’idea. Se da un lato mi sono occupato della parte creativa e progettuale, il team di Attiva ha curato la parte di realizzazione del prodotto e di lancio nel mercato, grazie alla sua lunga esperienza nel settore.
Per il suo esordio nel mondo degli accessori per iPhone4/4S, iPhone 5, iPad, ItalianGesture ha creato un packaging veramente particolare: un’elegante confezione in metallo, la prima al mondo realizzata per una custodia iPhone. Una scatola questa, progettata con un pensiero volto alla filosofia del riutilizzo in qualsiasi altro contesto: tempo libero, scuola, ufficio, auto ecc.
– L’App e le custodie sono entrambi ideati e realizzati in Italia? Quali sono state le sfide maggiori che avete dovuto affrontare?
L’App e le t-shirt sono state interamente disegnate, progettate e realizzate in Italia mentre per le cover solo la parte di realizzazione è stata fatta all’estero. Qui voglio aprire una parentesi: prima di appoggiarmi a un paese estero, per la realizzazione, ho perso mesi per trovare qualcosa in Italia che potesse essere competitivo sul nostro mercato ma purtroppo mi sono dovuto piegare all’oriente per non essere poi fuori mercato. In Italia purtroppo è ancora difficile tornare a produrre ed essere competitivi. Se qualcuno può farmi cambiare idea sono qua!
– Ci sono altri progetti in cantiere per il futuro?
Sì, ci sono molti progetti per il futuro e con il mio team stiamo lavorando sodo per far crescere il brand. Una delle caratteristiche di punta di Italian Gestures è proprio la sua semplicità, e questo fa sì che si possa collocare facilmente in qualsiasi altro settore merceologico.