Italtel, raddoppio in 4 anni

La strategia del nuovo Ad, Giorgio Bertolina, punta su una espansione nei mercati internazionali e su un accresciuto impegno verso l’enterprise

È ambizioso il programma di rilancio di Italtel, presentato dal nuovo amministratore delegato, Giorgio Bertolina, in carica dal settembre scorso, che parla del raddoppio del fatturato entro i prossimi 4 anni (che corrisponde a una crescita media annua del 16%) e avallato dall’azionista di riferimento, il fondo di private equity Clayton, Dubilier & Rice. Ma i dati, ci spiega, sono frutto di una dettagliata e concreta analisi dei piani industriali e delle potenzialità della società, che da azienda manifatturiera si è oggi trasformata in una realtà che offre soluzioni integrate, sintetizzabili nelle nuove generazioni di reti e servizi, nelle reti di dati Ip, nelle soluzioni multimedia e It e nell’Ims (piattaforma basata sullo standard Ip multimedia subsystem).

Negli ultimi anni, come ha sottolineato Bertolina, è cambiato il mix dei clienti, in quanto oggi l’attività con Telecom Italia cuba solo il 50% del fatturato (che nel 2007 è stato in linea con il 2006, pari a 550 milioni di euro e un indebitamento di 274 milioni) mentre sta crescendo il business con altri operatori italiani e internazionali e con le grandi imprese e la Pa. Emblematico il contratto siglato con Eni relativo a un progetto di VoIp 2.0 che porterà ad avere 8.000 dipendenti, dislocati in 100 sedi, interconessi con una rete mondiale, una delle più grandi al mondo.

Alla base della strategia della società, c’è una continua ricerca sull’innovazione (per la quale ha speso 89,8 milioni), che ha portato l’azienda a conquistare la leadership europea nel softswitch, nelle soluzioni innovative di Ngn (Next generation networks) e nell’Atm & Ip data networking. Il mix dell’offerta oggi poggerà dunque su prodotti, su progetti di ingegnerizzazione e system integration, su servizi gestiti e rilasci end-to-end.

E a conferma del nuovo slancio che investe Italtel, Bertolina ha sottolineato che i dipendenti nel 2008 cresceranno di oltre 150 unità per arrivare a 2.476 addetti. La confidenza di una significativa crescita futura della società poggia anche sui significativi risultati conseguiti sui mercati internazionali, che hanno messo a segno un incremento del 25% nel 2007, e dove Italtel pensa di continuare a investire, in particolare in Spagna, nel Sud America e Medio Oriente, mentre all’orizzonte c’è anche l’impegno di ampliare il perimetro geografico ai paesi emergenti come Cina e India, dove non è ancora presente.

Per quanto riguarda i prodotti, Franco Serio, responsabile Technology e Cto della società, nel sottolineare che la Rete sta diventando estremamente complicata e che ogni giorno sta aumentando notevolmente la complessità, la vision di Italtel è quella di utilizzare quanto già esiste assemblandolo però con un approccio diverso dal passato: infatti, ha adottato il criterio del “lego”, realizzando tante piccole applicazioni diverse, che però possono essere assemblate in modo flessibile in base alle diverse necessità.

Dalla rielaborazione dell’esistente con il nuovo nascono soluzioni come la Suite Ims, la piattaforma che si pone al cuore delle future reti di comunicazione basate sullo standard Ip multimedia subsystem. Sviluppata per il Web 2.0, la suite offre in un’unica architettura la convergenza di reti e nuovi servizi voce, dati e video, integrando sia funzionalità di una rete core Ims sia le capacità di una rete legacy.

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