Itway sempre più europea

Il distributore di Ravenna chiude il semestre con una crescita del 50,5% e rivela i propri piani espansionistici. Dopo le filiali francese e spagnola, altre bandierine verranno puntate sulla Grecia, Svizzera, Est Europa e Balcani

22 settembre 2004 Primo semestre chiuso con vendite per 42,6 milioni di euro, in crescita del 50,5% sullo stesso periodo dell’anno precedente, con un margine operativo lordo di 1.268mila euro (+58,9%) e un risultato ante imposte di 368mila euro, pari a un incremento del 278%. Questi i risultati del checkup di metà anno di Itway, che confermano la buona salute del Gruppo. Un quadro clinico che pare non porre ostacoli alle nuove strategie dell’azienda ravennate, che si appresta con nuova energia ad allargare ulteriormente la propria area di business dentro e oltre i confini nazionali.

“La nostra continua ad
essere un’azienda che cresce, e che smentisce le funeste previsioni del mercato
It italiano, battendo la media del settore, le cui stime danno un -2,8%

(stime Sirmi – ndr), con un eclatante +50,5%”.
Andrea Farina, presidente e amministratore delegato del Gruppo Itway è pacato ma visibilmente soddisfatto dei risultati del semestre, e ricorda quali sono stati i fortunati passi nel corso dell’ultimo anno fiscale che hanno portato l’azienda ai risultati odierni.
“A partire dall’acquisizione di Vb Informatica di Bergamo, che ci ha permesso di entrare nel mercato della centralizzazione delle applicazioni, quindi gli accordi sia con Hp, sia con Ibm, per lo sviluppo e l’offerta di soluzioni per le piccole e medie imprese, fino alla qualifica di Red Hat master distributor in Italia e in Spagna”.
E via via, fino all’acquisizione, avvenuta in giugno, della spagnola Add Distribuciones Informaticas, che ha
portato il Gruppo a fregiarsi del titolo di maggiore distributore a valore della Penisola iberica.
Farina però non ha
intenzione di fermarsi qui. Pare ci abbia preso gusto ad andare all’estero,
tanto che è in dirittura d’arrivo per l’acquisizione di un distributore in
Francia, mentre entro il 2005 verranno inaugurate filiali dell’azienda in
Grecia, Svizzera, Est Europa e Balcani. Il tutto con una promessa:
“continuare a mantenere la distribuzione dei dividendi tra i nostri
azionisti”
.
Per la fine dell’esercizio, le stime sono di confermare la redditività dell’anno fiscale precedente, ma… in 9 mesi anziché 12.
“Abbiamo infatti deciso di cambiare la data di chiusura del nostro anno fiscale, che da ora non sarà più in coincidenza con quello solare, ma avrà fine al 30 di settembre
spiega Farina -. Il motivo che ci ha spinto a tale scelta è non avere i
risultati di fine anno
“falsati” da un periodo tradizionalmente di
picco per il mercato informatico. Nel nostro settore la stagionalità degli
ultimi mesi dell’anno riesce a pesare addirittura per il 30-40%. Per quest’anno,
quindi, avremo un anno più corto, ma con un quadro senz’altro più reale alla
situazione del mercato, e nonostante ciò stimiamo di ottenere risultati in linea
con quelli del fiscal year 2003”
.

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