Come era stato previsto da diversi osservatori del mondo Java, sarà la Eclipse Foundation a prendere Java EE (Enteprise Edition) sotto la sua tutela ed a spingerne d’ora in avanti lo sviluppo.
Prende così il posto di Oracle, che ha mantenuto la stewardship di Java EE da quando ha acquisito le sue tecnologie con Sun Microsystems.
Da diverso tempo i sostenitori di Java EE criticano l’azienda di Larry Ellison per il poco interesse dimostrato allo sviluppo della piattaforma.
E in Oracle non dovevano essere poi in disaccordo con questa visione perché è stata la stessa software house, tempo fa, a indicare che il rilascio di Java EE 8 sarebbe stato la giusta occasione per rivedere lo schema di sviluppo della piattaforma affidandola a qualcun altro.
I candidati principali sono stati due fin dall’inizio ed entrambi di nome: la Apache Software Foundation e la Eclipse Foundation.
A fare la differenza secondo Oracle è stata la maggiore esperienza che la seconda ha in campo Java, testimoniata tra l’altro dall’omonimo e diffuso IDE.
Questa esperienza dovrebbe rendere la transizione da Oracle più veloce e meno problematica.
A questo punto è assai probabile che Java EE cambi denominazione, non fosse altro che per evitare confusioni con Java SE (Standard Edition).
Quest’ultima piattaforma resta stabilmente ad Oracle, che ne vuole mantenere la stewardship.
Il “nuovo” Java EE dovrebbe poi vedere un’accelerazione nello sviluppo di nuove caratteristiche, in particolare l’armonizzazione con il mondo dei microservizi grazie al progetto MicroProfile che ora è gestito proprio dalla Eclipse Foundation.