A Juniper Networks sono bastati due sintomi come il mantenimento del livello “crescita zero” tra il terzo e il secondo trimestre e una analoga previsione riferibile al quarto per affermare di essere diventata “leader emergente” del proprio segmento di mercato.
A Juniper Networks sono bastati due sintomi come il mantenimento del livello “crescita zero” tra il terzo e il secondo trimestre e una analoga previsione riferibile al quarto per affermare di essere diventata “leader emergente” del proprio segmento di mercato, quello dei router di fascia alta. La dichiarazione, attenuata dall’ammissione che anche altri costruttori riusciranno a centrare questo obiettivo nei prossimi trimestri, è stata accompagnata da una notizia che basterebbe, detta della stessa Juniper, a demolire due falsi miti: quello relativo al posizionamento di mercato dell’azienda e quello riguardante l’effettivo ammontare degli investimenti nel settore. L’amministratrore delegato di Juniper, Scott Kriens ha sostenuto che “la costruzione della cosiddetta nuova “pubblic network” non è certo stata interrotta e se qualcuno la sta costruendo non è certo per chissà quale follia o per pura avidità speculativa, ma perché in questo modo i service provider avranno la possibilità di far pagare i loro servizi più di quanto essi non siano loro costati”. Per il terzo trimestre 2001, conclusosi a settembre, l’azienda di Sunnyvale, produttrice di router ad alta capacità, ha registrato un fatturato di 201,7 milioni di dollari, contro i 202,2 milioni del quarto precedente. Su questa cifra la perdita netta sfiora i 30 milioni di dollari, anche se sul bilancio pro-forma è stato iscritto un utile di 32,5 milioni, contro i 60,3 del terzo quarto 2000. Analogo l’andamento previsto per l’attuale trimestre, anche se Juniper sembra essere riuscita riprendere il controllo solo dopo la brusca caduta del secondo quarto, quando i fatturati erano precipitati del 39%.
