Lux – la società sviluppatrice di Halide e Spectre, note e apprezzate app fotografiche per iPhone – ha lanciato la release 1.0 di Kino, che l’azienda descrive come una potente app di filmmaking destinata sia a chi è ai suoi primi passi con il video sia agli utenti esperti.
L’obiettivo del team di sviluppo con Kino è quello di consentire a chiunque di creare video professionali semplicemente con un tap sul pulsante, ottenendo risultati cinematografici. Un fine senz’altro ambizioso, per raggiungere il quale l’azienda si è chiesta innanzitutto perché i video girati con un iPhone risultano diversi da quelli girati con una di quelle grandi telecamere di Hollywood.
Una delle differenze, è che nella produzione cinematografica ci sono artisti che plasmano il contrasto e la resa cromatica dell’immagine dopo che essa è stata girata, attraverso un processo noto come Color Grading. Questi “coloristi” svolgono un ruolo importante nelle immagini più iconiche del cinema. Ma il video dell’iPhone aveva delle limitazioni tecniche che rendeva difficile, se non impossibile, questo tipo di editing, rispetto a una normale telecamera hollywoodiana.
Secondo Lux, tutto è cambiato quando Apple ha introdotto il supporto per la registrazione video “Log” sull’iPhone 15 Pro. Quando si registra in questo formato, spiegano gli esperti di Lux, l’iPhone salva una versione del video con la maggior parte delle informazioni originali (informazioni preziose su colore e luminosità che in precedenza, per risparmiare spazio, l’iPhone rimuoveva), e lo fa prima che sia stata applicata qualsiasi decisione creativa.
Si tratta di una caratteristica molto utile per un colorista, ma è una sfida per la maggior parte degli utenti, perché così come sono, le registrazioni Apple Log non hanno un bell’aspetto, proprio perché destinati a essere modificati in seguito.
L’idea di Lux è quindi – anche senza dover fare un lavoro di editing – di usare tutti quei potenti dati extra sul colore per ottenere un look cinematografico con un solo tocco.
Instant Grade è una delle funzionalità principali di Kino: per svilupparla, Lux ha collaborato con esperti del settore e ha creato una serie di preset di alta qualità, spiega l’azienda. Per l’utente, è possibile applicare uno di questi preset di qualità direttamente al video con un semplice tocco. Il “grade”, il preset di colore, viene applicato al video finale registrato, quindi non sono necessarie modifiche.
Naturalmente, è anche possibile disattivare Instant Grade per salvare il filmato originale Apple Log, in modo da avere la flessibilità di cambiare il look nel video reviewer. È comunque possibile visualizzare l’anteprima del grade, in modo da non dover guardare solo un’immagine sbiadita e dall’aspetto poco gradevole.
Abbinata a Kino c’è una manciata di grade di qualità professionale, alcuni dei quali sono stati forniti da creativi di prim’ordine: Stu Maschwitz (Prolost), Evan Schneider (the LUT Company), Sandwich Video, Tyler Stalman e Kevin Ong; alcuni sono stati invece sviluppati internamente. Ciascuno di essi ha una proprio look, e ciascuno ha un proprio artwork, così come un particolare tipo di pellicola fotografica ha la propria scatola.
C’è un set esclusivo per Apple Log, ma c’è anche un set per i normali filmati dell’iPhone, in modo che tutti abbiano a disposizione dei preset di qualità. L’app Kino mostra solo i preset compatibili con il formato video con cui l’utente sta registrando o rivedendo.
Ma non è finita qui: Kino consente di caricare i propri preset di colore. L’app supporta i file “LUT” .cube standard del settore, il che significa che sono disponibili numerose LUT gratuite e commerciali. Ed è possibile usare un file creato da un colorista esperto.
Un altro aspetto importante del look cinematografico – sottolinea ancora Lux – è la sfocatura movimento, il motion blur. Per impostazione predefinita, un iPhone cerca di catturare immagini nitide, che possono essere più definite e realistiche, ma perdono la sensazione un po’ onirica di un film.
Con AutoMotion, Kino sceglie automaticamente le migliori impostazioni di esposizione per ottenere una sfocatura cinematografica. Ciò avviene senza alcun tipo di intelligenza artificiale o di fotografia computazionale. Non è sempre possibile per Kino scegliere le impostazioni cinematografiche, ad esempio quando si riprende in piena luce del giorno: l’app indica se AutoMotion può attivarsi o meno. Per i più esperti, naturalmente Kino consente anche di controllare manualmente l’esposizione con la velocità o l’angolazione dell’otturatore.
Lux ha già nel proprio portfolio un’app di successo per la fotografia, Halide, e negli anni la richiesta principale degli utenti – sottolinea l’azienda – è sempre stata il supporto video. Con Kino, il team ha ripensato il design della app per la fotocamera da zero, perché il filmmaking e la fotografia sono forme d’arte diverse che richiedono interazioni molto diverse, sottolinea l’azienda.
Sebbene sia difficile farlo, Lux ha cercato di progettare un’app che vada bene sia per chi sta facendo i suoi primi passi nel mondo del video sia per i registi, e il team ritiene di aver trovato un buon equilibrio. Gi utenti più tecnici potranno apprezzare le impostazioni di esposizione, i livelli audio e lo spazio disponibile su disco, tutti visibili a colpo d’occhio. Gli utenti più occasionali apprezzeranno il fatto che l’interfaccia sia relativamente minimale rispetto alla maggior parte delle app video.
Secondo Lux tutti apprezzeranno, tuttavia, il fatto che l’azienda ha evitato di nascondere le informazioni più importanti, ovvero la ripresa stessa. Questo aspetto ha influenzato gran parte del design: non oscurare mai inutilmente il mirino.
Gli elementi interattivi di Kino che potrebbero richiedere una regolazione durante le riprese si trovano vicino al pulsante di registrazione. L’interfaccia è stata progettata per funzionare bene sia in verticale che in orizzontale e offre tutto a portata di pollice.
Il team di sviluppo ha preso in considerazione con attenzione le interazioni di Kino, sottolinea l’azienda. Per esempio, non vorremmo trovarci nel bel mezzo di una registrazione, toccare accidentalmente il mirino e rovinare la ripresa mentre la fotocamera armeggia con le impostazioni. Per questo il team ha deciso deliberatamente di non supportare il tap-to-expose. Per accedere all’esposizione, invece, è sufficiente scorrere il dito verso il basso sul mirino per visualizzare la ghiera dell’esposizione.
Per lo stesso motivo, Kino disabilita i pulsanti grade-picker e video review dutante la registrazione e rimpicciolisce un po’ il pulsante di registrazione. Infine, Kino offre un gesto “Swipe to Lock”. Se si trascina il pulsante di registrazione lateralmente nell’angolo invece di toccarlo, è possibile interrompere la registrazione solo con uno swipe dall’altra parte, per evitare tagli accidentali.
Kino offre poi diverse altre funzioni e opzioni di personalizzazione, tra le quali una delle caratteristiche più apprezzate di Halide: lezioni gratuite per familiarizzare con l’app e il filmmaking.
Per quanto riguarda il pricing, Lux propone Kino come app a pagamento “pay-once”: costa 19,99 euro, e solo per breve tempo in occasione del lancio è in vendita con uno sconto del 50%, a 9,99 euro.