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Kubernetes, come affrontare problemi complessi con Watson

Sysdig è la società fondata nel 2013 a San Francisco dall’ingegnere e imprenditore italiano Loris Degioanni e specializzata nella visibilità e nella sicurezza delle applicazioni native del cloud: la giovane azienda, che ha portato una fetta di Italia nella Silicon Valley, è Kubernetes Certified Service Provider e ha collaborato con Ibm nel contesto del lancio della soluzione Watson AIOps del colosso di Armonk.

Sul blog ufficiale di Ibm Watson, Sysdig ha condiviso alcuni aspetti di questa collaborazione.

Lo scenario complessivo è quello di una crescita esplosiva delle applicazioni cloud basate su container, il campo di azione di Sysdig. Questo boom ha aumentato esponenzialmente il volume di avvisi, segnali e dati che sono in competizione per ricevere attenzione da parte degli amministratori It.

 

Le applicazioni costituite da decine di microservizi, che attraversano nodi intercomunicanti, complicano il rilevamento degli incidenti e la risposta ad essi, spiega Sysdig. Per stare al passo con gli ambienti moderni estremamente complessi, le aziende devono ripensare a come gestire l’incident detection and response per ridurre al minimo le interruzioni e garantire la disponibilità del servizio.

Sysdig ha collaborato con Ibm in questa direzione, per offrire una profonda visibilità dei container e un ricco contesto Kubernetes, in abbinamento all’intelligenza artificiale all’avanguardia di Ibm.

Insieme, infatti, la Sysdig Secure DevOps Platform e Ibm Watson AIOps sono in grado di fornire ai clienti una migliore visibilità, sia in profondità (all’interno e attraverso i contenitori) sia in ampiezza (tra fonti e tipi di dati), al fine di ridurre i costi operativi per ambienti dinamici nativi del cloud.

AIOps, acronimo di “artificial intelligence for It operations”, applica l’intelligenza artificiale, il machine learning, gli analytics e il big data thinking a grandi volumi di data set diversi, per identificare pattern ed eventi e ridurre la quantità di sforzo e tempo necessari per individuare problemi dei sistemi e dei servizi. La promessa di AIOps è quella di aiutare i professionisti It a superare il rumore e andare oltre i colli di bottiglia di un troubleshooting manuale, per arrivare a un approccio più automatizzato e proattivo.

Watson AIOps fornisce una soluzione d’intelligenza artificiale spiegabile (Explainable AI, XAI) che incorpora l’analisi di dati strutturati e non strutturati in una singola vista unificata allo scopo di identificare pattern e fornire insight e raccomandazioni che consentano a un essere umano di agire.

Progettato per fornire una comprensione olistica degli ambienti It, Watson AIOps aiuta i team It ad affrontare problemi complessi su data center e cloud in tempo reale.

Kubernetes Sysdig Ibm

Sysdig, da parte sua, aiuta i team DevOps a distribuire ed eseguire carichi di lavoro cloud in modo sicuro, soddisfare gli SLA di performance e disponibilità e convalidare la conformità. Incorporando gli insight sui dati provenienti da Sysdig, Watson AIOps può applicare il machine learning e gli analytics a Kubernetes e ai dati del container per evidenziare tendenze, problematiche e potenziali problemi lungo la complessità di dipendenze e componenti che costituiscono i cluster e i microservizi.

Man mano che i team It adottano le tecnologie native del cloud per offrire innovazione più rapidamente e soddisfare le richieste del mercato, devono affrontare una serie completamente nuova di sfide operative e di sicurezza.

Gli strumenti e la telemetria progettati per supportare applicazioni legacy si sono rivelati insufficienti nell’aiutare i team It a capire cosa succeda all’interno di container e cloud. Sysdig risolve questa sfida strumentando e aggregando un ricco set di data source per container e Kubernetes.

Ciò include i dati di chiamata del sistema a livello di kernel, gli eventi di Kubernetes, le metriche Prometheus e altre fonti di informazioni, insieme ai metadati di Kubernetes per il contesto, per fornire un quadro completo delle prestazioni, dell’integrità e del rischio cloud-native.

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