L’esperienza digitale fornita è diventata uno dei principali fattori di differenziazione competitiva per le aziende di oggi, per rispondere rapidamente a condizioni di mercato dinamiche, integrare il feedback degli utenti o implementare nuovi prodotti e funzionalità, e Kubernetes è diventato lo standard per gestire su scala in qualsiasi ambiente cloud microservizi, API (application programming interfaces) e container.
L’integrazione di Kubernetes gioca un ruolo chiave nell’abilitare questa agilità, e ha continuato ad evolversi in modo da supportare architetture applicative più veloci, più reattive e più efficienti.
Con l’evoluzione delle tecnologie, Red Hat ha continuato a far progredire il suo portfolio di integrazione in modo da aiutare i clienti a soddisfare al meglio le loro esigenze di business. Il lavoro effettuato sul progetto open source Strimzi ne è un buon esempio. Crediamo che Strimzi sia la soluzione migliore per gestire Apache Kafka su Kubernetes, e continuiamo a investire nel rafforzamento della tecnologia e della comunità.
L’ultima versione di Red Hat Integration introduce una serie di funzionalità progettate per le applicazioni native per Kubernetes ed event-driven.
Red Hat Integration è un insieme di tecnologie di integrazione ed elaborazione di eventi per creare, estendere e distribuire servizi di integrazione basati su container in ambienti ibridi e multicloud. Come soluzione agile, distribuita e centrata sulle API, Red Hat Integration permette alle organizzazioni di connettersi e condividere i dati tra le applicazioni e i sistemi richiesti in un mondo diitale.
I miglioramenti di RH Integration con Kubernetes
Service registy. Una delle caratteristiche di Apache Kafka, in particolare per le architetture basate su eventi, è la sua velocità; tuttavia, ciò è dovuto in parte al fatto che i broker non controllano il formato dei dati che muovono. Questo può causare problemi se un editor effettua un cambiamento senza dirlo ad un abbonato e interrompe l’elaborazione. Il registro del servizio in Red Hat Integration si basa sul progetto open source Apicurio e funge da risorsa tra editor e abbonati, che regola il movimento dei dati. Questi contratti forniscono visibilità sui tipi di messaggi che attraversano il sistema e possono essere utilizzati per prevenire errori di runtime dei dati. Il registro di servizio di Red Hat Integration si applica anche a tutto il traffico API.
Debezium è una piattaforma distribuita open source per l’acquisizione di dati di modifica. In un’architettura event-driven, applicazioni e servizi sono progettati per rispondere alle informazioni in tempo reale basate sui cambiamenti di stato del business. L’acquisizione dei dati delle modifiche consente ai sistemi transazionali di pubblicare automaticamente nella dorsale di streaming degli eventi. L’acquisizione dei cambiamenti di dati in tempo reale non solo consente una maggiore analisi dei dati e nuovi casi d’uso, ma affronta anche la questione delle modifiche arbitrarie apportate a un database che non vengono applicate in tutto l’ambiente applicativo.
MirrorMaker 2.0 è un componente di Apache Kafka che viene utilizzato per replicare flussi di dati tra cluster all’interno di un data center o tra più data center. Red Hat Integration ora supporta l’ultima versione di MirrorMaker per Strimzi, che offre una serie di migliorie tecnologiche rispetto alla versione precedente, quali replica bidirezionale, sincronizzazione della configurazione degli argomenti e mappatura offset, che rendono più facile e veloce la ricerca dei messaggi in un cluster di destinazione se il cluster di origine è fallito.
Apache Camel K (Technical preview). Implementare l’integrazione sui container richiedeva tradizionalmente enormi quantità di memoria e una complessa codifica YAML. Questi due fattori potrebbero rallentare significativamente il deployment e il redeployment, e aumentare l’utilizzo della memoria – uno dei maggiori impedimenti alla densità dei container sui nodi delle app. Camel K affronta questo problema dando agli sviluppatori una logica di integrazione produttiva in una sintassi di dichiarazione semplificata, e distribuisce in modo nativo (e quindi più efficiente) a Kubernetes. Camel K fornisce anche una buona opzione di connettività per applicazioni serverless.