La battaglia aperta dell’unified communication

Per contrastare il passo di Cisco, forte anche di acquisizioni come quella di Tandberg, Polycom punta sull’indipendenza, il WiFi avanzato e la telepresenza. Ne parliamo con Stefania Calcaterra, sales manager della filiale italiana.

Parecchi cambiamenti organizzativi hanno interessato Polycom in questi ultimi tempi. In particolare, l’azienda ha accorpato le proprie attività di videoconferenza, telepresenza e sviluppo vocale in una singola e allineata organizzazione di ricerca & sviluppo, soprattutto allo scopo di presentarsi come attore di primo piano nel settore dell’unified communication. In parallelo, sono state create, a livello mondiale, tre linee di business, dedicate rispettivamente ai settori dell’industria e della Pa, dei service provider e dello small-medium business.

Queste evoluzioni sono state accompagnate da un rinnovamento del management, sia a livello centrale che locale. In Italia, Stefania Calcaterra è stata nominata sales manager con la responsabilità, di fatto, di guida della filiale locale. La riorganizzazione corporate calza a pennello con una realtà come la nostra, fatta soprattutto di piccole e medie imprese: “L’unified communication è già oggi uno dei segmenti a maggior crescita nel campo dell’alta tecnologia. Certamente, nel nostro Paese dovremo rafforzare le relazioni con i nostri partner, per poter portare i benefici di queste soluzioni anche alle Pmi”, spiega le neo-responsabile di Polycom Italia.

Proprio nel campo dell’unified communication si collocano i più recenti annuncia della società,
ovvero le serie di telefoni SpectraLink 8400, che presentano alcune caratteristiche in grado, per il momento, di rappresentare un unicum sul mercato. Innanzitutto, secondo Polycom, si tratta dei primi dispositivi che offrono voice over WiFi (VoWifi) per il mondo enterprise. La tecnologia rappresenta la versione wireless del voice over Ip ed è pensata per dispositivi mobili come smart phone e laptop. Inoltre, gli SpectraLink 8400 integrano uno scanner barcode (capacità a 1 o 2D a seconda dei modelli). In ambito sanitario, per fare un esempio, queste caratteristiche consentono a dottori e infermiere di scansire le prescrizioni mediche e trasferire i dati a un altro dispositivo via WiFi oppure di comunicare fra colleghi utilizzando il client di instant messaging Office Communications Server di Microsoft.

Un altro settore nel quale Polycom intende giocare un ruolo da protagonista è quello della telepresenza, in pratica la fascia alta della tecnologia di videoconferenza, da sempre uno dei cavalli di battaglia dell’azienda. Il terreno sta diventando fertile, con la diffusione dell’accesso a Internet ad alta velocità e delle televisioni ad alta definizione, che si abbina al calo dei costi delle telecamere ad alta definizione e dei processori high-end. Per il momento i costi restano comunque alti, ma negli uffici dei vertici di molte aziende questi sistemi iniziano a fare breccia, grazie all’alta qualità dell’esperienza complessiva di interazione e di comunicazione fra le persone fisicamente remote.

Nel campo della videoconferenza e dell’unified communication, si è registrata poco tempo fa l’acquisizione di Tandberg da parte di Cisco e questo ha certamente cambiato lo scenario competitivo: “Riteniamo che ci siano, soprattutto in Italia, molti clienti che preferiscono lavorare con una piattaforma interoperabile, aperta e basata su standard, soprattutto per preservare gli investimenti effettuati – commenta Calcaterra –. Se Polycom e Tandberg, in passato, erano considerate alla pari come soluzioni di terze parte indipendenti, oggi rimaniamo solo noi per accogliere tutti coloro che non vogliono legarsi eccessivamente a un unico fornitore come Cisco”.

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