Le catene di Sant’Antonio moderne sono composte da allarmate segnalazioni per posta elettronica di pericolosissimi virus che arrivano proprio via email. Si tratta di un fenomeno esistente oramai da tempo, che per i tecnici ha anche un nome specifico: v …
Le catene di Sant’Antonio moderne sono composte da allarmate
segnalazioni per posta elettronica di pericolosissimi virus che arrivano proprio
via email. Si tratta di un fenomeno esistente oramai da tempo, che per i tecnici
ha anche un nome specifico: virus hoax. La parola hoax, in inglese, significa
fasullo o, come diremmo noi, bufala. Infatti, quasi sempre questi virus
non esistono.
Il più recente esempio di virus hoax, diffusosi anche
Italia, riguarda la segnalazione che se si ha nel proprio disco fisso il file
Sulfnblk, allora si può stare certi che il computer è stato colpito da
un misterioso virus. Il problema è “aggravato” dal fatto che gli antivirus che
gli utenti avviano dopo avere trovato questo file nel proprio sistema Windows,
non segnalano nessun virus, generando ulteriore preoccupazione. Ma la cosa è
ovvia: il virus non c’è!
Infatti, il file Sulfnblk è presente in
molti pc perché è parte del sistema operativo e non solo è innocuo, ma perfino
utile. Per la precisione, è un’utility di Microsoft che consente il ripristino
delle voci di menu nella forma “allungata” tipica di Windows 95 e 98, qualora
ciò si renda necessario a causa di problemi derivanti da un’imperfetta
disinstallazione dell’aggiornamento del sistema operativo.
L’unica soluzione
reale al problema di questo pseudo virus, è non fare circolare il messaggio che
lo segnala, come invece suggerito dall’e-amil, e avvisare anche il mittente
dell’ingiustificato allarme che sta suscitando.