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La casa sicura di Ring ora guarda all’AI

I device per la sicurezza domestica di Ring evolvono e affinano l’efficacia con i rilevamenti 3D e l’AI. E i citofoni diventano intelligenti

Dal campanello alla domotica evoluta per la sicurezza, la strada che ha percorso Ring, oggi società di Amazon, nei suoi dieci anni di vita, è quella che porta verso la smart home. Un tragitto fatto a velocità crescente, frutto di una costante evoluzione delle esigenze del mercato cui il vendor risponde con un rilascio di soluzioni all’avanguardia e che oggi guardano all’intelligenza artificiale.

Parliamo di un mercato, quello della smart home, che soprattutto negli ultimi anni ha avuto una consistente accelerazione, rivoluzionando, di fatto, il modo in cui vengono vissute le abitazioni, potendo fruire di soluzioni per la sicurezza e la connessione domestica a costi che sono alla portata di tutti.

Dave Ward, managing director di Ring International

Oggi Ring si accredita tra i protagonisti di questa trasformazione, con una presenza a livello internazionale che si estende a oltre 30 paesi, e in particolare l’Italia, un mercato particolarmente promettente – ha dichiarato Dave Ward, managing director di Ring International -. Ma tutto è iniziato una decina di anni fa in un garage di Santa Monica, dove abbiamo affrontato un problema comune: non riuscire a sentire il campanello della porta d’ingresso a causa della distanza. E così, utilizzando materiali di fortuna, abbiamo realizzato il nostro primo video campanello”.

Da allora, Ring ha ampliato la sua gamma di prodotti, sviluppando oltre 50 dispositivi in sei diverse categorie, focalizzandosi sulla sicurezza domestica.

La smart home in Italia: un mercato in crescita

Per comprendere meglio la percezione della smart home in Italia e del concetto di sicurezza che ne deriva, Ring ha recentemente commissionato ad AstraRicerche una survey su circa mille famiglie italiane, condotta intervistando soggetti tra i 18 e i 65 anni, il 94% dei quali ha dichiarato che ogni volta che esce di casa rimane il dubbio di avere tralasciato qualcosa. Il 64% si chiede se ha chiuso la porta o il gas, il 62% resta con il timore che possano entrare i ladri, mentre il 38,5% si chiede come stiano o cosa stiano facendo i loro animali domestici.

Un altro dato emerso dal sondaggio è che metà delle persone intervistate ritiene che le soluzioni smart home migliorino la qualità della vita, permettendo di dormire meglio e di sentirsi più sicuri. “Ring offre la possibilità di rimanere connessi con ciò che è importante per loro, ovunque si trovino – commenta Ward -. Controllare cosa succede a casa dall’aeroporto, dalla spiaggia o dal bar della piscina è un’esperienza radicalmente diversa rispetto a solo una decina di anni fa”.

Radar e intelligenza artificiale in aiuto ai dispositivi Ring

Situazioni rese possibili da una continua ricerca da parte di Ring, che negli ultimi anni, ha introdotto nelle proprie soluzioni tecnologie avanzate come il rilevamento del movimento in 3D e l’integrazione della tecnologia radar, le quali, anche grazie ad algoritmi di intelligenza artificiale associate ai sensori, permettono ai dispositivi di migliorare l’accuratezza delle notifiche, evitando avvisi non rilevanti, riconoscendo i movimenti significativi su cui conta concentrarsi.

Un’ulteriore innovazione introdotta da Ring sono le risposte rapide, un servizio che consente al dispositivo di rispondere automaticamente alla porta quando il proprietario è occupato.  è particolarmente utile per chi è spesso fuori casa o impegnato in altre attività. Le risposte rapide permettono ai corrieri di lasciare i pacchi o consentono alle persone di lasciare un messaggio, offrendo un ulteriore livello di controllo e comodità.

Una gamma versatile di prodotti

Ring offre una vasta gamma di prodotti per soddisfare le diverse esigenze – riprende Ward -. La nostra linea di telecamere, per esempio, include sette modelli diversi, adatti sia per uso interno che esterno, e disponibili in versioni alimentate a batteria, cablate o a energia solare, offrendo soluzioni personalizzate per ogni tipo di abitazione. Si tratta di dispositivi che lavorano in perfetta sintonia con Amazon Alexa, consentendo avvisi vocali nel caso, per esempio, venga aperto il cancello sul retro della casa”. Ma, anche quando l’utente è fuori casa, le notifiche avvengono in tempo reale: se succede qualcosa a casa, si riceve immediatamente una notifica sul telefono. Oppure, con il piano Ring Protect Plus, è possibile nominare persone di fiducia che riceveranno le notifiche in assenza del proprietario”.

Interfono connesso e chiavi digitali per una maggiore sicurezza

In Europa sono molte le persone che vivono in appartamenti con vecchi sistemi di citofono analogici. Ring Intercom è il dispositivo di Ring che collega il citofono al telefono e consente di rispondere indipendentemente da dove ci si trovi. Ma interessanti per il mercato italiano si stanno rilevando essere anche le chiavi digitali di Ring, attraverso le quali è possibile impostare orari specifici di accesso dalla porta di casa per persone di fiducia e revocarle in qualsiasi momento.

Altri dettagli dal sondaggio di Ring sugli italiani e la smart home

Oltre a quelli esposti poco sopra, i dati che emergono dalla ricerca che Ring ha commissionato a AstraRicerche, evidenziano come il concetto di casa intelligente sia ormai ben conosciuto dal 94% degli italiani, che vedono in una abitazione smart anche una casa più sicura.

In effetti, il 43% degli intervistati ritiene che una casa intelligente consenta di proteggere oggetti preziosi, siano essi di valore affettivo o economico, senza preoccupazioni. Inoltre, il 32% del campione pensa che una casa connessa permetta di ridurre il tempo dedicato a controllare ripetutamente porte o finestre prima di uscire, mentre il 27% si sente più tranquillo quando invita parenti, amici e conoscenti.

La ricerca mostra anche come la qualità della vita migliori quando ci si sente sicuri in casa: il 56% degli intervistati si sente più rilassato e il 44% afferma di dormire meglio. Questi dati spiegano perché gli italiani siano sempre più interessati a soluzioni che consentano loro di monitorare cosa succede in casa (74%) e di percepire suoni, rumori e voci (63%).

Attualmente, la maggior parte delle abitazioni italiane è dotata di un sistema di sicurezza: solo il 14,5% dichiara di non averne uno. Tra i sistemi di videosorveglianza più comuni, il 30% monitora l’esterno dell’appartamento, mentre il 25% si occupa dell’interno. Infine, il 48% del panel coinvolto nella ricerca è interessato alla possibilità di aprire la porta di casa a distanza per far entrare un parente o un amico senza chiavi, un’opzione particolarmente apprezzata da uomini e millennials.

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