La creazione di una Soa

Big Blue vuol facilitare il lavoro sulle medie imprese. Sap premia chi lo fa.

All’imminente Partner World (fra meno di due settimane, a Las Vegas), Ibm introdurrà un pacchetto di risorse destinate ai propri partner, utili a far loro creare infrastrutture basate sui servizi (Soa, Service oriented architecture) presso aziende del midmarket.

Si tratta di Soa Solution Builder Express, un bundle di soluzioni composto per rivolgersi alle aziende per coprire cinque aree di progetto: efficienza operativa, accesso del personale aziendale ai dati, produttività del personale, relazioni con i clienti, riduzione dei costi amministrativi.

La composizione del bundle fa leva sull’esperienza accumulata da Ibm in materia di Soa e ripacchettizza strumenti (la base, ovviamente, è il middleware WebSphere) e metodologie già esistenti, in modo che siano più fruibili in un contesto applicativo di media impresa.

L’operazione prosegue sulla linea del portafoglio Solution Builder Express, varato tre anni fa.

A testimonianza del peso che hanno i partner che praticano l’integrazione di sistemi nella diffusione delle Soa, va segnalato il fatto che Realtech Italia ha ricevuto da Sap il riconoscimento per l’implementazione del primo progetto Esa (Enterprise Services Architecture) sul mercato nazionale, basandosi sulla piattaforma tecnologica NetWeaver.

Nel corso del 2005, infatti, Realtech sarebbe stata la prima azienda a implementare sul mercato italiano un progetto Esa, la metodologia Sap per l’introduzione e l’utilizzo di Web service, realizzando il passaggio a un’architettura Soa sulla base delle esigenze specifiche delle singole realtà operative e mantenendo la produttività dei sistemi esistenti, in un’azienda che, però, al momento non è dato di conoscere.

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