La digitalizzazione è per le aziende un percorso ormai obbligato. Con ancora qualche margine su tempi e modalità, una strategia è ormai indispensabile. Per tante aziende però, in modo particolare la spina dorsale italiana delle PMI, un’impresa sia sotto il profilo dei costi sia per quanto riguarda le competenze. Tra chi ha un’attività abbastanza piccola da poter in realtà affidarsi a soluzioni pacchettizzate e quelle internazionali con la possibilità di contare internamente su tutte le risorse necessarie, c’è l’amplissima fascia intermedia dove gli MSP giocano un ruolo cruciale. «Ci proponiamo quale interlocutore unico per garantire serenità nell’adozione e l’utilizzo delle tecnologie IT – afferma Luca Coturri CEO HiSolution -. Abbiamo accumulato ormai vent’anni di esperienza, utile a capire su quali tecnologie puntare e sviluppare servizi utili alle aziende, con livelli di qualità in linea con le aspettative».
Specializzato sin dalle origine nell’ambito comunicazione, l’MSP pisano ha nel tempo ampliato competenze e raggio d’azione, con un occhio sempre attento alla ricerca di novità da tradurre in nuovi servizi ai clienti. Tra i passaggi più significativi, l’apertura allo sviluppo software, anche per essere più reattivi nell’’assecondare richieste
«Operiamo sostanzialmente in quattro ambiti – spiega Jonathan Carlesi, responsabile commerciale di HiSolution –. Unified communication, networking, security e cloud. Un’offerta sempre in evoluzione, all’insegna di standardizzazione e allargamento».
Hisolution, team in campo nell’Unified Communication
Tra le tendenze più recenti, emerge una nuova sfida per la UC. Tra le eredità della pandemia, la presenza ormai capillare di Microsoft Team tra gli strumenti aziendali, con almeno un paio di implicazioni interessanti. Prima di tutto, la necessità spesso di integrazione con i più consolidati Outlook o Office 365. Non solo come piattaforma di riferimento per gli incontri a distanza, ma sempre più spesso anche nel ruolo di vero e proprio canale di comunicazione voce. In pratica, una versione riveduta e corretta di telefonia aziendale a a uso interno. «È una richiesta sempre più diffusa – conferma Carlesi -. La lunga esperienza maturata nel settore, combinata alla nostra anima sistemistica, ci rende estremamente competitivi. Siamo in grado di unire due mondi rimasti finora separati, con le rispettive competenze».
Anche per chi non utilizza gli altri strumenti Microsoft, Team resta spesso tassello importante nella comunicazione interna. Da qui, la necessità di integrazione con l’infrastruttura IT, compito non sempre nelle competenze di un reparto IT interno, anche solo per non gravarlo di ulteriori responsabilità. «È una sorta di attività sartoriale, dove ci presentiamo con un’offerta pacchettizzata utile a semplificare l’approccio iniziale, sulla quale iniziamo a confrontarci per sviluppare la soluzione personalizzata più adatta».
Competenze al servizio dei clienti
Con l’aumentare e la complessità dei sistemi IT, combinata alla difficoltà nel reclutare le relative figure, quel ruolo di affiancamento al personale interno diventa un’alternativa sempre più attuale e praticata, soprattutto quando non si vuole per qualsiasi ragione perseguire la strada dell’esternalizzazione. «La tecnologia ormai cresce più in fretta delle persone e a un certo punto è necessario effettuare delle scelte. Noi siamo in grado di farci carico di una parte della gestione, così come di offrire un supporto all’interno, con estrema libertà e flessibilità. Possiamo regalare tranquillità a un manager IT».
Anche senza intervenire direttamente o spostare materialmente un servizio, il supporto di aziende come HiSolution può rivelarsi utile in fase di monitoraggio. In questo caso il controllo dei sistemi resta in totale carico all’azienda, ma monitoraggio, audit e check periodici affidati a terzi assicurano una visuale in più sull’efficienza, senza interferire con il controllo dei dati.
Sicurezza senza confini
Un tema ancora più delicato in una fase di allargamento dello smartworking e relativo ulteriore superamento dei confini aziendali. Il livello di rischio legato all’uso promiscuo dei dispositivi resta infatti molto elevato. Troppo spesso, apparati personali vengono utilizzati per accedere a dati o applicazioni aziendali senza le necessarie difese o senza chiudere correttamente una connessione.
«Sempre nell’ottica di allargare il nostro giro i affari e le nostre competenze, adottiamo un modello di vendita ibrido. In partnership con carrier e system integrator per applicazioni verticali, o diretto con progetti gestiti interamente al nostro interno».
L’offerta HiSolution si rivela oggettivamente ritagliata su misura per il mondo PMI italiano. Non solo per modalità e servizi proposti, ma pensata anche per superare quella diffidenza tipica di chi si rende conto di dover investire in un settore nel quale non ha necessariamente tutte le competenze necessariae al salto di qualità, non è in condizioni di poterle acquisire, o semplicemente non vuole gravare il proprio personale di un ulteriore carico e relative responsabilità.
«Ci rivolgiamo in particolare a chi non ha un vero e proprio dipartimento IT o a chi ce l’ha ma non è abbastanza grande e strutturato – conclude Luca Coturri -. Le aziende che in questo momento hanno capito quanto sia importante investire in digitalizzazione, ma si trovano a dover fare i conti con infrastrutture vecchie o carenza di competenze».