La fattura diventa elettronica

Nell’ambito del progetto “Imprese x Innovazione” di Confindustria sono state realizzate delle guide per le aziende

Se per fattura elettronica intendete l’invio della versione digitale di una fattura via mail siete già sulla strada sbagliata.


Qui si parla d’altro di “un documento statico non modificabile il cui contenuto risulti nel tempo immutabile e non alterabile. Per attestare la data, l’autenticità della provenienza della fattura e l’integrità del suo contenuto è necessaria l’apposizione su ciascuna fattura o sul lotto di fatture del riferimento temporale della firma elettronica qualificata dell’emittente”. Il virgolettato arriva dalla “Fatturazione elettronica” uno dei libretti di Confindustria (i toolkit dell’innovazione) realizzati nell’ambito del progetto “Imprese x Innovazione”.


Dopo averne definito le caratteristiche la pubblicazione fa chiarezza sul quadro normativo della e-fattura e spiega perché è il caso di passare al digitale.


Si tratta soprattutto di un problema di costi. Una fattura secondo uno studio del 2001 costa tra i 23,3 e i 27 euro, mentre altre analisi stimano un 6% di incidenza della fattura tradizionale sul totale dei costi dell’azienda. A queste cifre si contrappongono le stime che indicano un costo di 9,5 euro per il fornitore e 13,8 per il cliente che utilizzano il digitale contro i 23,3 della versione cartacea e 10 euro per il fornitore e 17 per il cliente contro i 27 stimati da Arthur D. Little. A queste cifre segue un’analisi di tutti i costi che è possibile eliminare con l’utilizzo della fattura compresi quelli logistici.
Difficile rimanere indifferenti.

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