Forte anche delle sinergie con Between, della quale fa parte dal giugno scorso, oggi la società si propone con un’offerta di corsi più articolata, che va dalla sicurezza It al project management, fino alla Tv digitale.
Da oltre 13 anni Teach offre formazione in ambito Ict con lobiettivo di essere il punto dincontro tra il sapere proprio del mondo accademico e della ricerca e i bisogni di aggiornamento delle competenze delle aziende e della Pa. Dal giugno scorso Teach è entrata in Between, azienda di consulenza strategica e operativa nel settore Ict, arricchendo ulteriormente la possibilità di attingere a know how sempre più specializzato. Con Alessandra Rizzi, che in Between è responsabile marketing Area Formazione Teach, abbiamo voluto approfondire come procede la formazione in Italia dal suo punto di vista e quali sono i fronti su cui la società è impegnata.
Visti i tagli di budget che hanno penalizzato tutto il settore dellIct, tra le prime voci che ne hanno risentito cè la formazione che, pur rimanendo unarea mediamente in crescita, non ha avuto il boom previsto a inizio anno. Quali sono i vostri riscontri?
"La crisi che ha investito il settore della formazione è ancora pesante, ma avvertiamo una certa ripresa. In particolare abbiamo avuto una significativa richiesta, da parte della Pa locale, di corsi in house orientati ai linguaggi di programmazione. È cresciuto linteresse verso temi più generali come lopen source o molto tecnici come le reti wireless, il protocollo Ip, la Tv digitale o i sistemi via satellite. Anche il tema della sicurezza raccoglie grande interesse. Siamo impegnati in un grande progetto formativo realizzato ad hoc per un cliente della Pa centrale, che durerà 6 mesi e che tratterà i diversi aspetti della sicurezza, da quelli generali e manageriali ai giuridici e tecnici. Per realizzare questo corso, ci siamo avvalsi di un pool di esperti provenienti dal mondo della consulenza, delluniversità e in particolare della giurisprudenza".
Su quali fronti, invece, avete visto un significativo calo?
"È diminuita la richiesta di percorsi formativi articolati sia per motivi legati al budget, sia per una sempre maggiore competenza tecnologica degli addetti ai lavori. Diversamente da qualche anno fa le aziende tendono a programmare "day-by-day" la formazione delle loro persone. È, tuttavia, sempre minore il gap tra competenze tecniche-tecnologiche e competenze manageriali. Le figure tecniche, infatti, hanno sempre più necessità di formazione su temi collaterali alla loro attività ma necessari per dialogare sia allinterno che allesterno delle loro aziende".
Ritornando alla sicurezza, oggi si tende ad allargare le funzioni del security manager dellazienda, in quanto non deve essere solo un tecnico, per proteggere il centro It, ma deve prendere in considerazione anche tutte le problematiche legate alle varie attività.
"In effetti è così, anche se oggi saper gestire la sicurezza a tutto tondo è una competenza che di solito viene richiesta ai responsabili dei sistemi informativi. Comprendere il ruolo della sicurezza nellorganizzazione, saper analizzare rischi, costi e benefici, saper stimare il risk assessment o definire un risk control, conoscere gli aspetti giuridici-legali oltre che quelli tecnologici è diventata unesigenza che allarga enormemente le competenze".
Dal vostro osservatorio qual è il miglior approccio alla formazione?
"Crediamo molto nella formazione in aula. Infatti, la nostra offerta formativa è erogata principalmente con modalità tradizionale. Siamo convinti che favorisca linterazione e lo scambio di conoscenze, ma da oltre un anno abbiamo affiancato ad alcuni corsi, sia del calendario sia proposti in house, un servizio di Follow-up erogato attraverso una piattaforma di formazione a distanza. Si tratta di un servizio aggiuntivo che integra e arricchisce la formazione. Attraverso login e password i partecipanti hanno accesso a unarea privata del nostro sito e possono continuare a dialogare con il docente anche dopo la fine del corso. Tengo a sottolineare che non ci avvaliamo di "tutor" ma della disponibilità degli stessi docenti del corso. Nel 2004 Teach continuerà a proporsi come trait-dunion tra il mondo della conoscenza e quello delle aziende, offrendo a queste ultime lopportunità di vedere realizzata in house sia lofferta formativa a calendario, sia unofferta personalizzata progettata ad hoc, grazie alla collaborazione di validi docenti che abbinano il know-how del mondo accademico e della ricerca applicata alle competenze proprie del mondo della consulenza. Sono infatti oltre 90 i docenti di cui ci avvaliamo e, grazie alle sinergie con Between, possiamo mettere a disposizione dei nostri clienti le competenze acquisite attraverso attività consulenziali e di analisi di mercato".
Mi risulta che voi organizziate anche dei convegni…
"Infatti. Dal 1997 Teach propone 4/5 appuntamenti allanno, scegliendo tra i temi tecnologici più innovativi. Quello che più ci rappresenta, in quanto siamo stati i primi in Italia a organizzare un convegno su questo tema, è lormai tradizionale appuntamento con "La Telefonia su Ip" che questanno è giunto alla sesta edizione. Perseguendo lobiettivo di offrire eventi di un certo rilievo, con alto contenuto tecnologico, nel 2004 lanceremo una nuova e più innovativa offerta convegnistica".
E riguardo ai forum di discussione?
"Continueremo con le nostre liste moderate di discussione teach-rete e teach-sicurezza che, dal 97, rappresentano lo spazio di confronto e dibattito sui temi più attuali dellIct. Antonio Lioy, del Politecnico di Torino, è il moderatore di teach-sicurezza, mentre Renato Lo Cigno, dellUniversità di Trento, è moderatore di teach-rete. Essi raccolgono e diffondono i messaggi che gli iscritti inviano per chiedere e per fornire informazioni tecniche e normative, suggerimenti, opinioni, indicazioni bibliografiche e link utili. Liscrizione alle nostre liste è gratuita e oggi superiamo i 3mila iscritti".