Confermata la strategia annunciata un anno fa. La società rafforza la telepresence, investe nella collaborazione sul cloud e mostra Cius. Tutto professionale.
Un anno fa Cisco lanciava la sua strategia nell’area della collaboration, con quello che di fatto rappresentava il più imponente annuncio prodotti della sua storia: 61 soluzioni, tutte in rilascio nell’arco dei dodici mesi successivi.
Completata quella prima roadmap, ora per la società è arrivato il momento della seconda fase, con annunci forse meno numerosi, ma con una serie di highlight che ne ridefiniscono il posizionamento.
”Per Cisco – racconta Gianmatteo Manghi, director Collaboration Solutions Mediterranean Geography – la strategia resta invariata. Il nostro commitment nell’area della collaboration è in crescita costante, sia attraverso acquisizioni [Tandberg è solo uno dei tasselli aggiunti al puzzle in questi mesi. ndr] sia attraverso sviluppo interno. Quello che forse è cambiato, rispetto a un anno fa, è il ritmo di accelerazione, che forse è superiore a quanto noi stessi non avessimo previsto un anno fa”.
Per Cisco, comunque, è il momento di ribadire il proprio impegno, declinandolo in direzioni strategiche concrete.
Cinque sono le aree che l’azienda intende indirizzare: ”In primo luogo il video: la nostra strategia punta sulla pervasività del video, che rappresenta per noi la nuova voce. Tutte le nostre soluzioni avranno funzionalità video integrate. La seconda area è la collaboration cloud based, erogata dunque in modalità as a service. La terza è il social software professionale, in grado di abilitare comunità di lavoro produttive. La mobilità è la quarta area. Anche in questo caso la scelta di Cisco è fortemente improntata al mondo professionale, come dimostra la nostra declinazione di un’offerta tablet: Cius. Infine, la quinta area è rappresentata dall’architettura virtual desktop, che consente di ridurre i costi e le attività di maintenance, con la certezza di disporre di tutta la ricchezza funzionale delle soluzioni Cisco”.
Se cinque sono le aree di indirizzamento, altrettante sono le nuove categorie di soluzioni.
In primo luogo i terminali video enabled per tutti, all’interno di una architettura unica e integrata. In questo caso si risponde alla prima istanza, incentrata sulla pervasività del video.
In secondo luogo una sempre maggiore integrazione nella piattaforma Cisco Unified Information Manager, che diventa la piattaforma di gestione delle chiamate voce e video.
In terzo luogo nuovi terminali che estendono la telepresence a più scrivanie e uffici, con nuovi livelli di prezzo per rispondere alle esigenze di realtà a budget ridotti.
Il quarto asset è rappresentato da una nuova versione di WebEx, che aggiunge la qualità video alla conference, avvicinando dunque la soluzione alla telepresence. ”Considerato che WebEx viene erogato in modalità as a service, questo significa che tutti gli upgrade sono disponibili agli utenti a titolo gratuito e senza investimenti aggiuntivi”.
Tra le novità la nuova funzione ActivePresence, che mostra automaticamente nel riquadro più grande la persona che prende la parola, oltre alla disponibilità per piattaforme mobile, da iPad (da dicembre) a Cius.
E Cius è l’altra importante novità che la società sta preparando per il prossimo anno. Disponibile per i primi trial a gennaio e in general availability dalla primavera, il tablet è stato progettato per coniugare virtualizzazione e collaborazione. Cuore Android, schermo touch (”Anche se il touch è forse l’elemento più evidente, ma non quello più trasformante”) da 7 pollici, Cius viene presentato come terminale di personal Telepresence, integrabile con WebEx, con la piattaforma di virtualizzazione e con i terminali Cisco.
”Dal momento che è un terminale costruito sulla piattaforma Android, accederà al marketplace del sistema operativo. Come Cisco, tuttavia, promuoveremo la collaborazione con gli sviluppatori perché sviluppino applicazioni specifiche per il dispositivo”.