La Power Alliance di Ibm

La società riunisce 14 partner in una iniziativa che ha l’obiettivo di facilitare e incoraggiare l’adozione dei processori Power.

Si chiama Power.org ed è l’ultima iniziativa, in ordine di
tempo, lanciata da Ibm per guadagnare più che consensi
committment nei confronti dei suoi processori Power.
All’alleanza hanno
aderito 14 aziende, tra le quali Sony, Novell, Red Hat, Cadence Design Systems,
Synopsys, Chartered Semiconductor, Wistron, Jabil Circuit, Bull e Amcc, tutte
impegnate a rendere più flessibili i processori Power, facilitandone di
conseguenza l’adozione.
Attualmente, gli esempi di implementazione dei
processori Power vanno dai server Unix, ai desktop Apple, alle console di gioco,
fino al mondo embedded e ai supercomputer.
Ma l’obiettivo è incoraggiarne
l’adozione in volumi decisamente più consistenti, anche facilitando i processi
di licensing.
E in attesa di una prima riunione plenaria dell’alleanza, già
programmata a Pechino, si comincia a parlare di nuovi modelli: PowerPc 440S,
disponibile entro fine anno, PowerPc 450S, disponibile nel primo trimestre del
2005.
Un successivo modello, il 450, destinato agli apparati di rete,
dovrebbe invece uscire all’inizio del 2006.

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