La prossima Novell guarda ai servizi

Web services e Secure Identity Management sono i due pilastri sui quali poggia la strategia della società per il prossimo futuro

3 dicembre 2002 Non è una “nuova” Novell, quella
che racconta Roberto Colombo, country manager della filiale
italiana: di sicuro è una Novell che guarda avanti, cercando di mettere a frutto
i risultati e i benefici delle acquisizioni di Cambridge
Technology
e di Siverstream.
Per capire la
direzione intrapresa
– racconta il manager – è importante partire dai
risultati finanziari. Il quarto trimestre dell’esercizio si è
chiuso con un fatturato di 300 milioni di dollari, in crescita
del 6,5% rispetto al trimestre precedente e in calo del 5% rispetto al pari
periodo del 2001. Per quanto riguarda l’intero esercizio,
Novell ha registrato un fatturato di 1,13 miliardi di dollari,
in crescita del 9% rispetto al 2001, mentre le perdite si sono ridotte. Ciò che
di significativo c’è in queste cifre è la composizione del fatturato, che oggi
può essere ascritto per il 25% alla voce servizi: uno
spostamento significativo verso un segmento a maggiore valore rispetto alla pura
vendita dei prodotti. E soprattutto uno spostamento duraturo, visto che per il
2003, la pur modesta crescita prevista, dell’ordine del 5%, sarà compensata da
un progressivo ribilanciamento proprio a favore della componente
servizi”.
Per quanto riguarda l’Europa in generale e
l’Italia in particolare, va detto che la regione Emea
oggi pesa per il 31% del fatturato
globale (addirittura 37% nell’ultimo
trimestre), mentre l‘Italia si rivela in linea con la
corporation, mettendo a segno una crescita del 9% anno su anno.

Per il prossimo anno – continua Colombo – prevediamo un balzo
assai più significativo, con un incremento del 30% maturato in
gran parte sui servizi. Il nostro offering mix è ancora molto sbilanciato verso
i prodotti, ma, grazie anche a una nuova organizzazione aziendale, cercheremo un
riequilibrio”.
Una nuova organizzazione aziendale, dunque, che vede
Novell Italia strutturata in due gruppi operativi, affiancati da un terzo gruppo
per le attività di staff. Software Solutions Group è la prima
unit, incaricata di seguire sia i clienti esistenti (circa 400) sia una ventina
di nuovi acquisti. Ma soprattutto incaricata di fare leverage sui nuovi focus
aziendali che si chiamano Secure Identity Management e Web
Services
. La seconda unit si chiama Enterprise Consulting &
Services
e di fatto rappresenta il ponte tra l’expertise acquisita con
Cambridge e le necessità dei clienti e dei partner Novell.

In questo quadro trova ampio spazio anche una rivisitazione delle attività
di Novell con i partner di canale, che si traduce nel varo dell’iniziativa
PartnerNet 2003, giocata quest’anno su due concetti chiave:
profittabilità dei partner e “accountability”. Maggior supporto, maggiori tool,
ma anche maggiori competenze per portare sul mercato non solo i  prodotti
(“se pure NetWare ancora rappresenta lo zoccolo duro del
nostro business
“, come sostiene Colombo), ma anche i servizi di cui si è
finora parlato. E non è dunque un caso che il canale Novell, ora nelle mani di
Alessandro Spaccarelli, cercherà nuovi accoliti, soprattutto
tra i system integrator.

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