Se è vero quello diceva Steve Jobs “Una cosa che non ha un app non è una cosa”, allora è necessario uno strumento che misuri il funzionamento delle applicazioni. E’ ciò che ha pensato Luigi Carabiniere, fondatore di Appmetrics startup dell’incubatore romano di Digital Magics. Così nasce AppMeter, l’applicazione che permette di misurare la qualità percepita dagli utenti nell’uso di app per smartphone.
“Data la diffusione del mobile e l’utilizzo delle app – spiega Carabiniere – i produttori di contenuti, pensiamo a quelli televisivi, vincono anche in base al miglior servizio. Con la nostra app permettiamo di controllare la qualità del servizio mettendo a disposizione uno strumento che ne rileva il cattivo funzionamento”. In questo modo l’utente che ha scaricato l’applicazione sullo smartphone può chiamare l’assistenza esibendo una serie di dati che certificano il disservizio. Questa è una parte dell’utilizzo della app che può essere utilizzata anche da chi vuole testare l’efficacia delle sue applicazioni mobile.
La raccolta dei dati
“La procedura è trasparente. Io avviso gli utenti che ho bisogno di un certo numero di tester per la mia applicazione e per questo raccoglierò i dati relativi alla navigazione di chi partecipa. Gli utenti che aderiscono a tre campagne di questo tipo riceveranno premi in coupon, mentre noi saremo pagati dal produttore dell’app”. Quanto è stata utilizzata, qualità del segnale, se è stata utilizzata la chat, sicurezza delle applicazioni bancarie, sono questi alcuni parametri rilevati dal meter che indica anche la qualità del wifi disponibile rispetto alla rete 4G. Scaricata da 42 mila persone in sette mesi (per ora non ci sono stati investimenti in comunicazione) solo in Italia, l’applicazione di Luigi Carabiniere si caratterizza per la capacità di eseguire uno speed test applicativo.
La velocità delle applicazioni
In questo modo l’app non si limita una generica rilevazione della velocità, ma si misura con i server delle singole applicazioni producendo un dato certificato. Questo aspetto distingue App meter rispetto alla concorrenza di Ookla che rappresenta il principale concorrente. Gli accordi con le telco sono il primo passo dello sviluppo della società che ora punta anche ai produttori di contenuti che li veicolano tramite app (pensiamo sempre all’ambito televisivo) o ai produttori di applicazioni in generale. Prima di presentarsi agli investitori Carabiniere ha scelto di completare la app dal punto di vista tecnologico, con ovvie evoluzioni nel corso del tempo, e piazzarla sugli store di Appe e Google. In questo modo, spiega, l’investimento in una startup è sempre una scommessa ma con qualche base un po’ più solida.
Cinquecentomila euro è la somma richiesta che sarà destinata all’80% alla realizzazione della customer base e per il lancio di una campagna sui social per acquisire nuovi utenti. Il passo fondamentale consiste nel far crescere la base utenti e ottenere la certificazione da parte di chi l’ha provato che il meccanismo dei coupon funziona innescando un meccanismo virale. Il tutto con una certa velocità sperando che la concorrenza sonnecchi.
È un ottima applicazione, molto meglio e performante di quelle più conosciute sul mercato.
Ho installato AppMeter da diversi mesi
Ma non mi sembra che attualmente
Funziona, ho provato a fare il test
Ma non appare nulla
Come faccio a capire se funziona bene?
Grazie
Teresa Giorgio