I siti specializzati catturano il 98% degli annunci. Secondo Job Dynamix/Nielsen l’inizio della crisi finanziaria non ha inciso sulla richiesta
Stando alle rilevazioni di Job Dynamix/Nielsen la crisi finanziaria non ha inciso in modo particolre sull’andamento della ricerca di personale da parte delle imprese. Almeno fino ad ottobre, ultimo mese dell’anno a cui l’indagine fa riferimento.
I dati dello studio dicono che da inizio anno (in dieci mesi) sono stati pubblicati circa 600mila annunci di ricerca lavoro, su carta e sul Web, con una media di oltre 60mila nuove richieste al mese che non hanno mostrato flessioni particolari in ottobre.
Ai primi posti della classifica degli annunci di ricerca vi sono gli addetti alla vendita: se ne selezionano 10mila al mese e da settembre a ottobre la richiesta è aumentata dell’8%. Secondo gli analisti che hanno curato l’indagine, la ragione di questa crescita va ricercata nel fatto che queste figure professionali sono fondamentali per sviluppare il business e non rappresentano costi fissi elevati per le aziende, perché molti sono remunerati in base ai risultati raggiunti.
C’è anche una ripresa nella selezione di professionisti del marketing e, soprattutto sul canale Web, continua la forte richiesta di informatici e personale specializzato in nuove tecnologie. Gli operai, invece, mostrano un trend negativo: nella classifica di Job Dynamix le richieste sono passate dalle oltre 7.300 di giugno alle poco più di 6.000 di ottobre.
Il Web è il mezzo dominante
Un terzo delle ricerche di personale è fatto direttamente dalle aziende, mentre due terzi passano attraverso società di selezione. In numeri assoluti la quasi titalità degli annunci (il 98%) passa ormai dal Web, nello specifico su siti specializzati.
La ricerca del personale attraverso la rete, inoltre, si sta allargando a tutto il mondo del lavoro, dalle grandi multinazionali alle piccole e medie aziende.
Tra i siti che raccolgono più annunci, Job Dynamix/Nielsen dicono che la leadership spetta a InfoJobs, con al secondo posto Monster. Seguono nell’ordine TrovoLavoro, Stepstone, CliccaLavoro, MioJob, CambioLavoro, TalentManager, CareerBuilder e CercoLavoro.
Diverso rispetto al Web, in termini di numerosità e tipologia di inserzioni, oltre che di offerta commerciale da parte degli operatori, è il recruiting che passa attraverso le pagine dei giornali. Gli annunci di ricerca pubblicati in dieci mesi sono circa 10mila e quattro testate da sole raccolgono circa il 70% delle richieste.