La rivoluzione mobile è già partita

Il mercato italiano delle Apps è ancora molto limitato, ma le prospettive per il futuro sono molto incoraggianti

La rivoluzione del mobile Internet sta prendendo piede anche in Italia, anche se forse a ritmi meno travolgenti di quanto ci si sarebbe potuti attendere data la grande diffusione di smartphone e cellulari di ultima generazione. Secondo quanto segnala il Politecnico di Milano il mercato italiano del mobile Internet, content &apps nel 2010 è tornato a crescere dopo la contrazione registrata nel 2009, mettendo a segno un + 7%, per un giro d’affari complessivo di 1,12 milioni di euro. Il dato finale, in realtà, è determinato da due andamenti molto differenti: la spesa degli italiani per il mobile internet (ovvero per la sola navigazione via telefonino) è infatti cresciuta del 27% e sfiora ormai i 500 milioni di euro. A frenare una crescita ancora più robusta di questo segmento ha contribuito il forte incremento delle tariffe flat promosse dai gestori telefonici per la navigazione via cellulare, che ormai interessano il 38% degli utenti (+43% rispetto al 2009).

Non sfondano le apps
Continua invece la discesa del settore Mobile content e apps a pagamento: il settore vale 545 milioni di euro, per un -9% rispetto al 2009. Anche in questo caso il dato è il risultato di due dinamiche opposte: i contenuti tradizionali (loghi e suonerie, giochi java, dating via sms, chat, ecc) sono diminuiti lo scorso anno del 13%, ma valgono comunque ancora il 91% del mercato complessivo dell’intero mercato mobile content&apps. Le famose applicazioni che accendono l’interesse e gli investimenti dei big del settore It, nonostante una crescita del 113%, in realtà in Italia valgono circa 50 milioni di euro, anche perché gli utenti mostrano di preferire di gran lunga le apps gratuite, come Facebook e Youtube. “Si tratta di un mercato che necessita di tempo per trasformare gli enormi numeri riguardanti offerta e download in ricavi, sia pay che pubblicitari. Tuttavia, le grandi sperimentazioni in atto in termini di contenuti e modelli di business innovativi che puntano su nuovi format pubblicitari e su nuove forme di ricavo premium, stanno mettendo in luce un incredibile laboratorio a cielo aperto che, ne siamo convinti, condizionerà pesantemente l’evoluzione anche degli altri ambiti digitali”ha commentato Filippo Renga, responsabile della ricerca. In positivo c’è anche da segnalare la crescita del mobile advertising, che può vantare nel 2010 un buon +15%, ma per un giro d’affari ancora piuttosto limitato (38 milioni di euro) e in buona parte (38%) ancora determinato dagli sms tradizionali.

Il punto di vista degli operatori
Il fattore tempo spinge però la rivoluzione del mobile, considerato che, per effetto del boom degli smartphone, i navigatori via cellulare dovrebbero superare nel giro di pochi anni quelli da rete fissa. “La crescita, dal nostro punto di vista, è anche superiore rispetto ai dati diffusi dal Politecnico – ha sottolineato Roberto Forte di 3 Italia – . Negli anni Novanta la domanda era se la telefonia mobile avrebbe mai superato la rete fissa. Al tempo ricordo che si era molto cauti a proposito poi si è visti quello che è successo. Io credo che la stessa cosa avverrà anche nella navigazione Internet, anche se occorre vedere quanto ci vorrà”. Secondo Alessandra De Carlo di Vodafone lo sviluppo del mercato mobile dipenderà molto dagli operatori: “Per ora la crescita è trainata dagli smartphone. Però in realtà quest’anno su 20 milioni di telefoni venduti in Italia solo 4 erano di nuova generazione. ll prossimo passo dovrà essere quello della democratizzazione degli smartphone. Con le operazioni che stiamo facendo il numero dei fruitori del mobile internet è destinato ad aumentare”.

L’accordo per l’m-commerce
Una forte spinta allo sviluppo del settore dovrebbe arrivare da un accodo sottoscritto proprio ieri dai principali operatori nazionali: TIM, Vodafone, Wind, 3 Italia, PosteMobile e Fastweb hanno infatti lanciato una piattaforma unica condivisa, disponibile per i clienti di tutti gli operatori, che permetterà di pagare contenuti e servizi digitali con un semplice click utilizzando il proprio credito telefonico. Anche per via di questo accordo le stime per il 2011 sono molto positive per l’intero mercato mobile: il Politecnico prevede per il 2011 una crescita compresa tra il +13 e il 18% e per i prossimi anni è attesa una vera e propria “rivoluzione mobile”, destinata a cambiare le tradizionali strategie di approccio delle aziende ai consumatori finali.

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