Un nuovo modello di protezione con architettura client/server leggera che processa e blocca il malware. Il processo di analisi e identificazione risiede sulla “nuvola”.
Panda Security si dà al cloud con la versione beta di Panda Cloud Antivirus, l’antivirus gratuito cloud-based.
Con il lancio della nuova soluzione, Panda Security introduce un nuovo modello di protezione che utilizza un’architettura client/server leggera che processa e blocca il malware.
Attraverso lo spostamento dell’intero processo di analisi e identificazione del malware alla “nube” (in pratica la soluzione non risiede sul pc ma opera da remoto) e applicando tecniche di rilevamento non invasive, Panda Cloud Antivirus promette una protezione avanzata contro virus nuovi e sconosciuti, con un agente estremamente leggero che consuma in maniera minima le risorse del pc.
Le soluzioni antivirus tradizionali impiegano numerose tecnologie, installate localmente, che intercettano ogni file a diversi livelli (vettore di entrata, sistema di file ed esecuzione) e li analizzano utilizzando differenti tecniche (antivirus, euristica, prevenzione dalle intrusioni, analisi comportamentale, etc.). Questo processo causa un consumo molto elevato della memoria e delle risorse locali del computer, con un impatto negativo sulle performance.
Panda Cloud Antivirus, con il suo agente (thin client), introduce una nuova filosofia del “on-access asynchronous cloud-scanning” che, secondo quanto comunicato, unisce tecnologie di rilevazione locale all’analisi from the cloud in tempo reale, per massimizzare i risultati e ridurre il consumo di risorse.
Questo modello ottimizzato blocca i programmi pericolosi che tentano di eseguirsi, mentre gestisce in secondo piano le operazioni meno dannose attraverso analisi non invasive.
Panda Cloud Antivirus include una protezione antivirus locale e remota, anti-spyware, anti-rootkit, analisi euristica e una cache di goodware, con un consumo di 17 Mb di Ram e il 50% in meno di impatto sulle performance del computer rispetto alla media.