La tecnologia di Cisco si fa in undici

Abbiamo incontrato Robert Llyod, responsabile della casa americana in Europa, che ci ha illustrato la ristrutturazione in atto.

Al Networkers, la conferenza degli utenti Cisco in corso di svolgimento a Copenhagen, era di scena questa mattina Robert Llyod, president Emea operation della casa californiana. Lo abbiamo incontrato e ci ha illustrato le principali caratteristiche della ristrutturazione appena avviata.
Cisco ha modificato la precedente impostazione imperniata su tre business unit: enterprise, service provider e small and medium business. “In questo modo – ha spiegato Llyod -, abbiamo spesso sperimentato delle sovrapposizioni nello sviluppo dei prodotti: per esempio, tecnologie per le content delivery network rivolte alle imprese e quelle destinate ai fornitori di servizi”. Per ovviare a questo, Cisco ha istituito undici gruppi di sviluppo tecnologico: Access, Aggregation, Cisco IOS technologies, Ethernet Access, Network management service, Core routing, Optical, Storage, Voice, Wireless. “I gruppi tecnologici sono semi indipendenti – ci ha spiegato Llyod – ciascuno ha la sua automnomia, fino a poter decidere di compiere acquisizioni se lo ritiene necessario. Ma cooperano sullo sviluppo di componenti tecnologiche comuni”. Tutti i gruppi rispondono comunque a un’unica persona: l’italiano Mario Mazzola, entrato in Cisco in seguit all’acquisizione di Crescendo nel 1993.
Sarà comunque il marketing centralizzato a sviluppare le soluzioni per specifici segmenti di mercato, come soluzioni di IP Telephony per i diversi target. La strategia di vendita, infatti, rimane invariata e Cisco continuerà a concentrarsi sulle esigenze specifiche dei clienti.
Alla manifestazione, che si concluderà sabato, è intanto possibile assistere a dimostrazioni delle più avanzate in studio presso i laboratori della Cisco, quali l’Internet TV o la “casa wireless”, o a quelle di tecnologie molto “scottanti”, come la sicurezza. Llyod ha tenuto a precisare, come già aveva fatto il giorno prima il Ceo, John Chambers, che la scelta di mantenere la manifestazione, nonostante gli avvenimenti di New York, è stata dettata dalla volontà di aiutare i clienti a superare quell’evento tragico. “È un esempio del nostro approccio vero i clienti”, ha affermato Llyod.

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