Se vi state domandando in quale tonalità sarà il nostro brano (visto che finora tale impostazione non è stata ancora definita) è bene ricordare che Logic imposta, in assenza di diversa indicazione da parte dell’utente, una diplomatica tonalità di Do maggiore (o anche La minore per i più preparati musicalmente). Questa osservazione ci può tornare utile per giustificare il fatto che alcuni Apple Loop (quelli azzurri) potrebbero non suonare perfettamente nonostante una buona, o perfetta, accordanza metronomica. In questo caso, probabilmente, il loop ha una tonalità originaria particolarmente lontana da quella del brano in lavorazione (o da Do maggiore se non la abbiamo impostata).
Individuiamo dunque il loop Serious Strumming 03 nel Loop Browser e mentre questo è in esecuzione cambiamo l’impostazione da Song Key a Original Key (dal menu a discesa Play in in basso a destra). Si noti il tipo di distorsione indotta dal cambio di tonalità (da C=Do a A=La). Provate quindi con altri loop a piacere per familiarizzare (e riconoscere) le caratteristiche distorsioni da Pitch Shifting (trasposizione). Si noti che i loop marcati come loop ritmici (batteria/percussioni) non verranno trasposti, come è logico che sia in quanto la batteria non viene accordata in funzione della tonalità del brano.
I software musicali hanno indotto dei cambiamenti nel flusso di lavoro. Una volta si tendeva a separare le fasi di composizione, realizzazione e mixaggio mentre adesso spesso si hanno enormi zone di sovrapposizione nel flusso produttivo. È normale, ad esempio, effettuare lavori di rifinitura compositiva con reiterati editing del virtual instrument che suona la traccia incriminata, o regolare i livelli audio con precisione quasi da mixaggio finale. L’unica fase ancora molto ben definita e peculiare è la registrazione di sorgenti esterne che vede, tradotti in versione digitale, gli antichi principi della registrazione analogica: registrare pulito e senza distorsioni. A questo proposito, ricordiamoci sempre di uno dei principi universali dell’informatica: GIGO, ovvero Garbage In Garbage Out, vale a dirsi che nessun “editing wizardry” può compensare l’utilizzo di dati iniziali scadenti, almeno senza fatiche sovrumane.