La protezione dei server nei centri dati, un elemento da tenere in considerazione.
Di sicurezza It come esigenza diffusa si parla da tempo, in molteplici forme.
Anche Rittal, ha deciso, quindi, di far leva su questo concetto, capace di attivare investimenti, proponendo il suo Rimatrix5, griglia di protezione per i server all’interno dei centri di elaborazione dati.
La casa tedesca, che in Italia ha sede a Vignate (Mi) ed è conosciuta principalmente per la produzione di sistemi di contenimento per macchine utensili e per il condizionamento, ha, infatti, deciso di puntare sulle Tlc, realizzando armadi e accessoristica per interni ed esterni.
«Anche se il nostro core business continua a essere l’automazione delle macchine utensili – spiega Marco Villa, direttore generale di Rittal – il mondo legato alle telecomunicazioni sta assumendo una rilevanza sempre maggiore».
E pare proprio che, in futuro, la parola più ricorrente in seno alla società non sarà “metallo”, bensì “integrazione”.
L’obiettivo, dichiarato da Alessio Nava, responsabile divisione It in Rittal, è proprio quello di far leva sull’integrazione di vari elementi per ridurre i rischi cui un bene informatico è esposto, soprattutto se si considera che la maggior parte delle interruzioni di servizio è attribuibile all’inadeguatezza delle infrastrutture.
«Le minacce più probabili sono anche quelle più dannose – precisa Nava – infatti la qualità ridotta dell’energia elettrica, i fattori naturali, il surriscaldamento dei server sono spesso causa dei downtime».
Con Rimatrix5, quindi, Rittal intende offrire una piattaforma per server dotata di soluzioni di climatizzazione, alimentazione e sicurezza integrate tra loro, con spazi utili ottimizzati.
I fattori che compongono Rimatrix5, infatti, sono “rack, power, cooling, security, monitoring e remote control”, vale a dire, contenimento, con possibilità di espansione e accessori per tutte le esigenze; distribuzione di energia costante con Ups modulari a doppia conversione, fatti ralizzare appositamente da Rittal per questo scopo; raffreddamento attivo e passivo; sicurezza fisica con controllo degli accessi e impianto di autospegnimento in caso di incendio; monitoraggio e controllo a distanza, attraverso l’interfaccia di rete, dei livelli dei sigoli componenti.
«La gestione remota riduce i costi e velocizza le verifiche periodiche – conclude Nava -. Il mercato è ormai maturo per tale tipo di sistema e, proprio per questo motivo Rittal sta investendo molto anche sul fronte software».