La videocomunicazione secondo Microsoft

Da Office Live Meeting (ieri) a Office Live Communication Server 2005 (oggi): ecco il percorso seguito da Redmond per affermare l’integrazione dati-video su Web. Del domani, poi, c’è certezza: tutto è documento.

Negli ultimi 10-15 anni la tecnologia delle telecomunicazioni ha fatto passi da gigante, cambiando in maniera sostanziale le nostre abitudini lavorative. Negli anni 80, il “miracolo” del fax garantiva per la prima volta la possibilità di trasmettere un documento da un capo all’altro del globo in una manciata di minuti, mentre l’avvento della posta elettronica, negli anni 90 ci ha messo in condizione di scambiare in pochi secondi qualsiasi tipo di informazione digitale.


Da sempre, il fattore che lega a doppio nodo business e telecomunicazioni è la possibilità di aumentare il livello di collaborazione riducendo i costi. La sempre distribuzione geografica delle realtà aziendali di oggi, implica un endemico ostacolo alla produttività, forzando alla continua necessità di spostamenti delle personale impiegatizio.


In questo senso, per le organizzazioni, il costo della “collaborazione” non si riduce unicamente al mero sforzo economico dei trasferimenti, ma rappresenta un’enorme perdita in termini di produttività.


La forte domanda delle aziende di una soluzione a questo problema, e la sempre maggiore disponibilità di banda larga degli ultimi anni, ha spinto l’industria It ad investire nella videoconferenza.


Microsoft da subito ha dimostrato il suo interesse in ordine a questo tema, e lo ha definitivamente sancito nel 2003 con l’acquisizione (per circa 200 milioni di dollari) di Placeware, importante player nel campo delle “conferenze virtuali” Web based, cui è seguito, di lì a poco, il lancio di Office Live Meeting 2003.


A distanza di due anni, la casa di Redmond torna a dimostrare il proprio interesse in ordine al tema della collaborazione in tempo reale, annunciando tre nuovi prodotti: Office Communicator 2005, Livemeeting 2005 e il Service Pack 1 per Office Live Communication Server 2005. L’obiettivo è di mettere gli information worker nella condizione migliore per poter svolgere il proprio lavoro, garantendo la possibilità di interagire con colleghi, partner e clienti attraverso l’utilizzo di strumenti semplici e immediati, che integrino tutte le forme attuali di comunicazione.


A detta di Jeff Raikes, vice president group della business unit Information Worker di Microsoft, Livemeeting 2005 rappresenta un esempio importante di come la piattaforma Office System si stia rinnovando e sviluppando, con una sempre maggiore attenzione da parte di Microsoft al feedback dei propri clienti.


Le novità introdotte nella versione 2005 di Livemeeting rappresentano, infatti, una pronta risposta della casa di Redmond alle nuove necessità di una clientela sempre più esigente.


Oltre a una serie di miglioramenti su alcune funzionalità già presenti nella versione 2003, come l’aggiornamento di PowerPoint Viewer, che garantisce il pieno supporto delle animazioni delle slide, la release 2005 di LiveMeeting presenta diverse interessanti novità.


Innanzitutto, Microsoft ha lavorato alacremente per integrare quanto più possibile il client con la suite Office, in modo tale da fornire ai lavoratori un’interfaccia d’uso familiare e intuitiva. Per quanto riguarda le nuove funzionalità, vanno sicuramente sottolineate l’introduzione di Document Viewer, applicativo che permette la visualizzazione di qualsiasi documento con la possibilità di ingrandirlo senza perdite in termini di qualità, e degli Audio Conference Call Controls, una serie di controlli che danno la possibilità ai relatori di attivare o disattivare l’audio dei partecipanti.


Degno di nota è, soprattutto, l’Internet Audio Broadcast, che garantisce una valida alternativa al normale audio conferencing, permettendo di trasmettere lo stream audio attraverso Internet.


Secondo Pasquale D’Agnese, senior technology Solution Professional di Microsoft, che segue per la casa californiana le tematiche della messaggistica e della collaborazione, il primo service pack di Lcs rappresenta il fattore abilitante che permetterà alle aziende di beneficiare delle nuove tecnologie di collaborazione in real time.


La novità principale introdotta da questo aggiornamento è certamente il supporto di Sip (Session initiation protocol) e Simple (Sip for instant messaging and presence leveraging extensions).


Questa consente, oltre alla condivisione di dati e applicazioni fra gli utenti connessi, e al rilevamento della presenza online, l’uso di servizi audio e video, compresa la multi-videoconferenza, sia tramite linee telefoniche tradizionali che attraverso VoIp e Web.


Il licensing con cui verrà proposto il nuovo Lcs prevede due edizioni, la Standard e la Professional. La prima comprende, in sostanza, un server in grado di eseguire servizi di messaggistica immediata e di rilevamento della presenza di altri utenti che si trovano online.


Funziona utilizzando un database locale di tipo Msde (Microsoft data engine) per tenere traccia dei dati relativi ai diversi utenti e arriva a supportare contemporaneamente fino a 15.000 connessioni per server.


La Enterprise ha, invece, la possibilità di gestire fino a 150.000 connessioni simultanee per pool di server.


Sull’onda di una precisa richiesta dei clienti delle precedenti versioni di Lcs, un’altra interessante caratteristica introdotta da Microsoft nel Service Pack, è la Pic (Public instant messaging connectivity). Non tutte le aziende, infatti, possono permettersi, o hanno la necessità di mettere in casa una soluzione Lcs, ciò non toglie che abbiano comunque la necessità di dialogare con i propri partner e clienti.


Per questo motivo, a Redmond hanno deciso di sviluppare la Pic, una soluzione che permette, attraverso un accordo con Aol, Yahoo e Msn, di scambiare informazioni in maniera sicura ed in tempo reale tra l’utenza Lcs e le tre principali reti pubbliche mondiali di instant messaging.


Attraverso l’utilizzo della stessa tecnologia, basata su crittografia e certificati digitali, sarà inoltre possibile federare più implementazioni di Lcs (ad esempio quelle delle diverse sedi di una stessa azienda) in maniera semplice e trasparente.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome