Alcuni analisti ritengono che il fatto di operare alla frequenza di 5 GHz, usata in Europa e in certi paesi asiatici per le trasmissioni militari, porterà a un ritardo nella diffusione di massa della tecnologia
La diffusione su vasta scala del protocollo 802.11a potrebbe slittare sino al
2004. Questo è quanto sostengono alcuni analisti dell’Industrial Economics and
Knowledge Center a fronte del fatto che le Wlan operano su una banda di 5 GHz,
ossia rientrano in uno spettro di frequenze che in Europa e in alcuni paesi
asiatici viene usato per le trasmissioni militari. Questo aspetto potrebbe
perciò portare qualche ritardo sull’affermazione definitiva dell’802.11a.
Tali analisti ritengono che nel 2004 le Wlan dovrebbero comunque generare un
giro d’affari di circa 700 milioni di dollari, cifra questa che le porterebbe a
essere la tecnologia mainstream in ambito trasmissioni wireless. Nel frattempo,
ossia fino a quando le frequenze non verranno liberalizzate dai governi dei
paesi interessati, dovrebbero primeggiare i prodotti basati sui protocolli
802.11b e 802.11g, che operano a 2,4 GHz.
Previsioni degli analisti
a parte, da Taiwan giunge notizia che al momento la produzione di dispositivi
basati sull’802.11a è molto limitata e quindi la commercializzazione in volume
sta subendo un ritardo forzato. E ciò a causa sia di problemi tecnici sia per la
carenza di chipset. La situazione si dovrebbe sbloccare nel secondo trimestre
del prossimo anno, ossia quando i principali costruttori di chipset, come Agere
Systems, Envara, Intersil e Resonet Communication, avvieranno una produzione di
massa di microprocessori.