Dalla gestione di cluster al load balancing su Vpn, tutto parla la lingua della reliance.
Un elemento centrale della nuova piattaforma è la gestione di cluster fino a otto nodi attraverso nuovi sistemi di bilanciamento del carico che permettono la continuazione della sessione al cadere di uno qualsiasi di server, secondo regole di attribuzione del carico che possono essere definite in dettaglio dall’amministratore. Le operazioni di load balancing si applicano ora anche al traffico sicuro veicolato via Vpn e a tutte le funzioni di autenticazione, perciò è possibile, stando alle specifiche, costruire una rete di alta sicurezza completamente ridondata. Sul fronte della prevenzione, Microsoft ha introdotto una serie di “ammortizzatori” che dovrebbero ridurre il numero dei “blue screen” e dei fermi macchina. Si comincia con un filtro molto più selettivo su driver e applicazioni, riducendo anche l’installazione di Api non volute o la permanenza di Api ormai obsolete (defrag). Si prosegue, poi, con la possibilità di aggiungere memoria e schede Pci a caldo e con la chiusura automatica delle applicazioni lasciate aperte da Internet Information Server. Finora tale operazione richiedeva il riavvio del sistema ed era indispensabile per recuperare risorse del sistema che altrimenti sarebbero rimaste bloccate in cicli ormai inutili. Nel caso comunque in sistema finisca per bloccarsi, sono state ampliate le registrazioni di diagnostica, semplificandone anche l’interpretazione.