Altre connessioni e interfacce per gli hard disk
In questa comparativa abbiamo concentrato l’attenzione sui dischi fissi
EIDE (Enhanced Integrated Drive Electronics), dotati di interfaccia ATA
(Advanced Technology Attachment). Essi sono attualmente la categoria di dischi
con il miglior rapporto qualità/prezzo, in grado di soddisfare l’utente
casalingo ma ormai capaci di andare incontro anche alle necessità del
professionista che richiede prestazioni di alto livello. In tal senso le
periferiche EIDE si sono molto avvicinate a quelle SCSI (Small Computer System
Interface), che fino a qualche anno fa rappresentava la tecnologia principe per
la costruzione di drive ad alta velocità. La connessione SCSI differisce da
quella ATA per la possibilità di gestire una catena di periferiche in serie più
numerosa. Si passa infatti da un massimo di 2 dischi sullo a 15. A questo fa
seguito un controller di gestione del flusso di dati più sofisticato che
solitamente non si trova integrato sulle piastre madri ma va acquistato a parte.
Queste sono tecnologie consolidate e largamente diffuse nel mondo dei
personal computer. Ne esistono altre, alcune dedicate al settore dei computer ad
alte prestazioni, server e mainframe, altre in crescita e appetibili anche da
parte dei notebook. Nel primo caso merita menzione particolare il collegamento a
fibre ottiche (fiber channel). Esso è utilizzato soprattutto all’interno
dei network aziendali per spostare velocemente grosse quantità di dati. Permette
di coprire distanze fino a 10 chilometri, può essere facilmente interfacciata
con la tecnologia SCSI mediante appositi bridge e offre picchi di velocità di 2
Gb/s (i recenti prodotti ATA 133 si fermano a poco più di 1 Gb/s teorico).
Firewire (anche chiamata IEEE1394 o iLink) e USB 2.0 sono invece le due
tecnologie utilizzate per costruire hard disk esterni, sfruttabili al meglio da
chi possiede laptop o ha necessita di spostare massicce quantità di
informazioni. La prima ha un transfer rate massimo teorico pari a 0,4 Gb/s, in
grado quindi di allineare le prestazioni dei drive portatili con quelli di molti
dischi interni EIDE; è inoltre in fase di sviluppo la seconda generazione
di interfaccia Firewire che arriverà fino a 1,2 Gb/s. La versione 2
dell’Universal Serial Bus ha prestazioni pressoché analoghe, 0,48 Gb/s, anche se
appare sulla carta leggermente più flessibile del Firewire. Essa permette
infatti di collegare in serie 127 dispositivi, contro i 63 del Firewire. E’
questo però un dettaglio di relativa importanza poiché tali numeri difficilmente
sono raggiungibili nella pratica. Complessivamente, Firewire e USB 2.0 possono
ritenersi equivalenti ai fini della costruzione di hard disk esterni o
removibili.