Le applicazioni ridisegnano la rete

Reti sempre più intelligenti che non devono essere ridisegnate a fronte della distribuzione di un nuovo servizio o di una nuova applicazione. Questo è il prossimo futuro…

Proprio come le campagne pubblicitarie intorno al fenomeno della nuvola hanno portato all’esplosione della terminologia “as a service” (SaaS, IaaS, PaaS, DRaaS, UCaaS), le reti software defined stanno vivendo una decisa proliferazione dei termini.
VMware punta sul data center software defined”. Arista Networks. ha cominciato a parlare di cloud networding software defined”. Questa settimana, in un blog, è apparso la definizione di “application defined networking”. Il blog era quello dello specialista di orchestrazione degli ambienti cloud Lyatiss. Il suo amministratore delegato, Pascale Vicat-Blanc, ha scritto che l’application defined networking affonda le sue radici su una foundation SDN (Software Defined Networking) e riguarda il “controllo diretto e adattivo delle applicazioni all’interno dell’ambiente di rete, utilizzando le API (interfacce di programmazione applicativa – ndr) in modo che il deploy delle applicazioni e le prestazioni delle reti cloud pubbliche e private siano automaticamente ottimizzati senza compromettere la portabilità o la sicurezza delle applicazioni stesse”.

Gli architetti di rete hanno sempre tenuto a mente le applicazioni durante tutta la fase di progettazione dei network, ma in realtà utilizzare le applicazioni per controllare la rete è ben altra cosa…
Vendor quali Cisco (con la sua strategia Open Network Environment) stanno provando a imboccare questo nuovo approccio.

Un cambiamento di prospettiva: le applicazioni piuttosto che le infrastrutture
“La parola chiave della definizione software defined network non è software ma defined – sostiene David Yen, senior vice president e general manager del gruppo data center di Cisco -. Le reti devono essere definite dalle applicazioni che le utilizzano. È un cambiamento di prospettiva. L’idea dell’SDN, in realtà, integra alcune delle funzioni e caratteristiche che il tradizionale software di gestione del data center già espleta, ma le amplia con nuove forme di intelligenza”. “Le persone stanno rivolgendo la loro attenzione sempre più verso il punto di vista delle applicazioni – osserva Yen -. L’infrastruttura di base deve essere in grado di funzionare al meglio qualunque sia l’applicazione che la sfrutta, se si vuole migliorare la facilità di sviluppo delle applicazioni e l’efficacia della loro distribuzione”.

Cisco e Lyattis non sono le sole a pensare a questo cambiamento di prospettiva. La Open Networking Foundation di recente ha ampliato la propria missione per includere anche l’esplorazione delle API e l’orchestrazione dei framework open source, come avviene nel caso della funzionalità OpenStack di Quantum e di altri progetti di networking emergenti che, alla fine, consentono alle applicazioni di richiedere risorse da una SDN.
Anche IBM sta esplorando le opportunità delle reti che sono guidate da e sono sensibili alle applicazioni. Secondo Rakesh Saha, direttore product management di IBM, la nuova tecnologia overlay proprietaria DOVE (Distributed Overlay Virtual Ethernet) permetterà di creare reti che siano realmente sensibili alle applicazioni. “Il valore reale di DOVE è quello di consentire alle applicazioni di utilizzare la rete in modo più dinamico”, sostiene.
Così le reti SDN e le relative tecnologie potrebbero cambiare il modo in cui le aziende e i fornitori di servizi distribuiscono applicazioni e servizi. Anziché modificare e regolare l’infrastruttura più e più volte per ottenere che un’applicazione o un servizio vengano eseguiti correttamente, un’organizzazione può creare un framework che permetta alle applicazioni di richiedere e ottenere automaticamente l’infrastruttura di cui hanno bisogno. Le reti sono sempre state troppo statiche per fare tutto questo e gli amministratori di rete hanno sempre utilizzato i comandi delle interfacce di una console per ottimizzare le infrastrutture a fronte di un nuovo servizio. Questa potrebbe, invece, essere l’alba di una nuova era.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome