Il colosso di Santa Clara traccia le direttive per i prossimi mesi con le anticipazioni su Prescott, Bulverde e Pentium-M. Sicurezza e wireless i temi più caldi
19 febbraio 2003 Si è aperto ufficialmente ieri l’Intel Developer Forum, l’appuntamento che la società di Santa Clara dedica a sviluppatori, clienti e utenti. La nuova edizione sta fornendo spunti già interessanti per capire le varie roadmap dei prodotti sia nel mondo personal che in quello dei palmari.
Per quanto riguarda il mondo dei desktop, Intel ha fornito qualche anticipazione su Prescott, il successore del Pentium 4 che vedrà nella seconda metà di quest’anno. La frequenza di partenza sarà di 3,5 GHz, ma la grande novità è rappresentata dalla cosiddetta tecnologia LaGrande, un sistema di sicurezza che impedisce dall’esterno l’accesso ai dati dell’hard disk. Verrà poi potenziata la funzione di hyperthreading e usato il processo di produzione a 0,9 micron . Quest’ultimo utilizza transistor con una lunghezza del gate di 50 nm (contro i 60 nm utilizzati attualmente nel Pentium 4). Tutto questo poterà il numero dei transistor di Prescott molto vicino ai 100 milioni.
Completamente diverso sarà il Pentium-M, conosciuto con il nome in codice di Banias, e che sarà il processore utilizzato all’interno della piattaforma Centrino (che integrerà anche un modulo wireless 802.11b). Come noto, questo processore verrà usato nei notebook, avrà una frequenza fino a 1,6 GHz e il chipset che lo accompagna (Intel 855) sarà in grado di supportare fino a 2 GB di Ddr 266.
A proposito di chipset, è atteso per la metà dell’anno Springdale che innalzerà la frequenza del bus del P4 da 400 a 800 MHz, con conseguente incremento delle prestazioni. Grazie a Springdale, poi, sarà più economico per i produttori realizzare Pc dotati di interfaccia Serial Ata, che garantisce una maggiore velocità nel collegamento di dischi fissi.
Venendo al mondo Mobile, la strada di Intel si divide ormai in due: il processore Bulverde, ovvero il successore di Xscale, sarà indirizzato ai palmari, mentre il chip Manitoba (il cui primo esempio è il Pxa800F) sarà pensato invece per i cellulari e gli smartphone.
La principale differenza fra i due è che Manitoba integra un Dsp (Digital Signal Procesor) che non risulta necessario nei Pda.