Le Pmi milanesi investono di più nell’IT

Secondo una ricerca di Freedata e Confcommercio, il ritardo digitale delle piccole aziende è diminuto, ma il 13% non possiede neppure un pc

Le piccole imprese della Provincia di Milano sono sempre più attive nel mondo dell’IT, ma alcuni settori faticano a uscire dalla loro condizione di digital divide. È quanto segnala la ricerca “Il Digital Divide nella micro e piccola impresa milanese”, realizzata da Freedata in collaborazione con Assintel e Camera di Commercio. Lo studio (con 830 aziende interpellate) ha preso in esame un universo di oltre 190mila imprese del settore terziario al di sotto dei 50 dipendenti, con sede in provincia di Milano. Come già emerso nella precedente indagine, realizzata nel 2005, le aziende milanesi presentano un maggiore grado di informatizzazione rispetto alla media italiana: l’87% del campione afferma di utilizzare pc (desktop e notebook) per il proprio lavoro, contro una media nazionale del 73,8%. Rispetto al 2005 l’incremento provinciale è stato del 5%, con una spesa per azienda di 2.200 euro, dato inferiore alla media europea ma, anche in questo caso, superiore a quella nazionale. Tra le aziende milanesi dotate di computer, ben il 96,1% dispone di una connessione Internet (contro il 93% media nazionale), dato in crescita di oltre 6 punti rispetto al 2005.



Non solo pc: cresce l’utilizzo di Internet e dei gestionali

Oltre all’informatizzazione di base, la ricerca evidenzia anche altri diversi elementi relativi alla penetrazione dell’IT nel mondo delle PMI milanesi: il 56,6% delle imprese dotate di connessione Internet utilizza il mezzo per le transazioni con i fornitori (+ 29% rispetto al 2005), e ben l’83,6% l’Internet banking. Cresce anche la diffusione dei software per la gestione delle attività aziendali. La metà delle imprese con pc possiede un applicativo gestionale o per la contabilità; più basse le percentuali dei gestionali per magazzino (22,7%), clientela (20,3%), logistica (16%) e forza vendita (11,3%). L’indagine mette però in luce profonde differenze all’interno del comparto terziario: la diffusione dell’IT nel settore del commercio all’ingrosso è nettamente più accentuata rispetto al dettaglio o ai pubblici esercizi. Il 53,9% delle imprese milanesi dei Pubblici servizi, e il 49,1% di quelle del dettaglio, ad esempio, non utilizzano neppure di un pc, ma questa percentuale si riduce appena allo 0,5% nell’ingrosso. Numeri che testimoniano come la diffusione dell’IT nelle piccole aziende meneghine sia strettamente legata al settore merceologico di appartenenza: infatti il 56,5% dei commercianti al dettaglio e il 65,3% dei pubblici esercizi è classificato dalla ricerca Freedata come low-tech, ovvero tecnologicamente in ritardo rispetto alle imprese che svolgono la medesima attività . Nettamente migliori, invece, le performance dei Servizi (22,6% di low-tech contro il 40,5% del 2005), e del commercio all’ingrosso, che registra una percentuale di low-tech del 18,5% e addirittura un 49% di aziende hi-tech.



Uno zoccolo duro di imprese renitenti

Il terziario milanese dimostra insomma una maggiore propensione all’IT rispetto al resto dell’Italia, e può vantare anche una progressione confortante negli ultimi due anni, ma alcune problematiche restano comunque aperte. Il miglioramento osservato, infatti, non è uniforme nei diversi settori merceologici. Se commercio all’ingrosso, servizi e dettaglio registrano un trend fortemente positivo, i pubblici esercizi, invece, non progrediscono a sufficienza. Anche a Milano e provincia, perciò, rimane un 13% di aziende, perlopiù ditte individuali, che non possiede nessun tipo di contatto con la tecnologia informatica. Secondo gli autori della ricerca, la persistenza di questo “zoccolo duro”, è attribuibile a un gap di scolarizzazione e alfabetizzazione informatica, e perciò difficilmente cancellabile nel breve periodo. Una considerazione, quest’ultima, sicuramente estendibile all’intero territorio nazionale, dove le Pmi del terziario lontane dall’IT sono quasi il 27% del totale (e addirittura il 40% nel Mezzogiorno).

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