Entro il 2050 il 70% della popolazione mondiale si concentrerà nelle aree urbane (fonte, Nazioni Unite; nel 2014 la percentuale era del 54%) e i data lake faranno la loro parte nel gestirne la vita.
Per chi governa le città questo significa adottare misure e iniziative in grado di far fronte alla crescita della popolazione, all’aumento del traffico e dell’inquinamento, delle attività culturali e commerciali e alla maggiore richiesta di sicurezza.
Per Sergio Feliziani, Responsabile dell’Area Centro Sud, Emc Italia, tecnologie come l’Internet of Things, sensori e gli analytics saranno cruciali per uno sviluppo sostenibile dell’ambiente urbano e forniranno un valido aiuto nel distribuire le risorse nel modo più efficiente ed efficace possibile.
Le smart city saranno enormi generatrici di dati da un incredibile numero di fonti; basti pensare ai sensori che misurano temperatura, attività sismica, umidità, inquinamento.
Secondo Feliziani, grazie a una infrastruttura adeguatamente predisposta, sarà smart la città in grado di affrontare un problema,senza la necessità di un intervento umano.
Per esempio, una criticità legata al traffico o all’inquinamento di una zona, dovrà essere risolta implementando un sistema di indirizzamento delle automobili su percorsi alternativi.
È stato stimato che in una smart city ogni fermata dell’autobus e ogni palo della luce avrà una media di otto sensori.
Questo vorrebbe dire arrivare ad avere circa due milioni di sensori, che producono dati in real-time da analizzare a mettere in relazione tra loro.
Dubai, osservva Feliziani, è un classico esempio di smart city: la città infatti è da tempo al centro di importanti investimenti che hanno permesso di lanciare numerose iniziative nell’ambito delle infrastrutture, dei trasporti, della comunicazione, dei servizi finanziari, della pianificazione urbana e dell’energia.
Nel corso del 2016, ad esempio, sono stati installati 200.000 contatori intelligenti (arriveranno a un milione nel 2020), che consentiranno lo sviluppo di 1.000 servizi smart entro l’anno prossimo.
Tutto questo genererà una quantità enorme di dati da fonti differenti. Dal punto di vista tecnologico, gli ultimi sistemi di storage, soprattutto quando usati insieme a soluzioni scale-out, saranno certamente in grado di sostenere lo sviluppo di un numero così grande di servizi; ma sono i data lakes che faranno la vera differenza.
Questi infatti, aggregando enormi volumi di dati, di tipo e formato diverso, abilitano strumenti analitici avanzati. Per Feliziani quando si parla di grandi volumi di dati non strutturati, gli scale-out data lake sono la soluzione migliore per dare senso alle informazioni, indipendentemente dalla forma e dall’origine.
Ma le smart city hanno bisogno di qualcosa di più che raccogliere informazioni: la vera sfida è sapere interpretare e gestire i dati in modo da permettere all’infrastruttura o ai servizi di agire di conseguenza, e velocemente.
Si pensi a una situazione di emergenza: è fondamentale che i servizi necessari vengano allertati nel più breve tempo possibile e che vengano definite le azioni necessarie per rendere migliore il servizio, come potrebbe essere, ad esempio, la deviazione del traffico, l’invio di comunicazioni ad hoc sia ai mezzi di soccorso sia ai cittadini.
I data lake sono alla base delle analisi predittive, grazie alle quali i cittadini avranno accesso in ogni momento a informazioni e servizi personalizzati basati sulla capacità di prevedere i loro bisogni e allocare le risorse in modo appropriato.
Prendendo sempre come esempio il caso di una emergenza, l’analisi predittiva potrebbe indirizzare i cittadini verso le strutture sanitarie più idonee a soccorrerli, riducendo potenzialmente rischi e ottimizzando i tempi.
Dal punto di vista Ict, tutto questo sarà possibile se si saprà realizzare una infrastruttura robusta, agile, modulare e sicura.
Senza dubbio, gli ultimi sistemi altamente scalabili e a bassa latenza con capacità analitiche avanzate, supportano già i requisiti fondamentali delle smart city. Quando queste funzionalità si integreranno a una piattaforma, la smart city sarà una realtà. Con i data lake.