Ciao a tutti! Episodio 41 di Le Voci dell’AI, l’ultimo dell’anno.
Abbiamo cominciato questo appuntamento alla fine del febbraio 2023 e in dieci mesi sono successe una miriade di cose nel mondo dell’intelligenza artificiale e nel mondo del business a causa dell’intelligenza artificiale. Non abbiamo mai tempo di vederle tutte, infatti nei nostri dieci minuti settimanali riusciamo a vedere solo una piccola frazione delle cose di cui si potrebbe parlare.
Nonostante questo l’episodio di oggi non sarà un mega-riassunto degli eventi del 2023.
Invece, come al solito, parliamo di cose nuove e quando si tratta di cose nuove da dire alla fine dell’anno non c’è niente di più appropriato che parlare dei nuovi custom GPT introdotti da OpenAI durante il loro DevDay di un mese fa.
Un paio di settimane fa vi ho promesso che vi avrei fatto vedere perché questo strumento è già straordinario oggi, ma ha un potenziale molto più grande da sbloccare nel prossimo futuro.
A questo punto, dopo un mese dall’annuncio, avrete probabilmente visto sui social media un numero sterminato di custom GPT creati dagli utenti di tutto il mondo per gli scopi più diversi. Non mi soffermo troppo sui dettagli di cosa sono questi custom GPT.
Voglio soffermarmi invece sul perché quello che fanno è così importante. E per farlo voglio usare un paio di casi d’uso reali.
Primo caso d’uso reale: vedrete perché è altamente rilevante per la vostra realtà aziendale. Ecco la storia.
Come alcuni di voi che vi seguono, dall’inizio sanno oltre all’appuntamento settimanale con Le Voci dell’AI Io scrivo una newsletter settimanale in lingua inglese, sull’impatto dell’AI sul lavoro e carriere, sulla produttività aziendale e sui processi di business. Si chiama Synthetic Work e ho cominciato a pubblicare questa newsletter una settimana prima di cominciare questo appuntamento video. Questa newsletter in realtà è fatta di due email che arrivano ogni settimana agli abbonati; ognuna contiene oltre dieci pagine di materiale. Quindi dopo dieci mesi parliamo di oltre mille pagine di materiale. E siccome la newsletter, a differenza di molte altre, non si focalizza sulle news in quanto tali, ma le usa per tracciare l’impatto dell’AI sull’economia, nel tempo i contenuti di questi dieci mesi sono ancora tutti assolutamente rilevanti.
Tutto questo come contesto per dire che ci serve un motore di ricerca, essendo io l’utilizzatore numero uno dei contenuti che pubblico ogni settimana. Il mio personale bisogno per un motore di ricerca è più grande di quello di qualunque lettore o abbonato.
in virtù di questo prima del DevDay di OpenAI che abbiamo citato prima, mi preparavo a implementare un motore di ricerca tradizionale per i contenuti di Synthetic Work.
Ma quando ho visto gli annunci di OpenAI ho immediatamente cambiato strategia e invece di creare un motore di ricerca tradizionale, ho creato un custom GPT chiamato Search Assistant, un po’ perché mettere in pratica le nuove tecnologie di cui parliamo è una parte critica del mio lavoro di ricerca, un po’ perché l’approccio è radicalmente migliore.
Cosa ho fatto esattamente? Ho preparato i contenuti di Synthetic Work in maniera che potessero essere caricati nell’archivio del mio custom GPT, che OpenAI chiama knowledge, e ho scritto un system prompt per il modello di AI, quelle che OpenAI chiama instructions, per definire il comportamento del mio GPT.
A questo punto il mio Search Assistant si comporta esattamente come GPT-4 all’interno di ChatGPT e risponde alle domande sui contenuti di Synthetic Work, facendo riferimento ai vari numeri della newsletter che trattano l’argomento richiesto e, grazie alle mie istruzioni, indicando esattamente in quale numero andare a guardare per avere informazioni più dettagliate. L’esperienza è infinitamente più piacevole e naturale rispetto a una ricerca tradizionale con Google e in sé questa è già una cosa straordinaria, ma ci sono altre due cose ancora più straordinarie, nella mia opinione, per cui dedichiamo questo episodio ai custom GPT.
La prima cosa straordinaria è il fatto che i custom GPT possono manipolare le informazioni della mia newsletter con tutti gli strumenti che GPT-4 sa già usare.
Quindi, se un utente usa questo Search Assistant per chiedere dati sull’impatto dell’AI sull’occupazione il custom GPT risponde con una serie di numeri, magari citati da un articolo della stampa. L’utente può a quel punto chiedere al Search Assistant di creare un grafico che visualizzi quei dati in una maniera più interessante e usare poi quel grafico per le proprie presentazioni aziendali. Oppure l’utente potrebbe chiedere al Search Assistant di calcolare il trend futuro e fare una previsione sulla base dei dati che Synthetic Work offre oggi.
Questa cosa è assolutamente straordinaria e nemmeno lontanamente possibile con un motore di ricerca tradizionale.
La seconda cosa straordinaria è questa: le mie istruzioni per questo custom GPT sono in inglese e il contenuto di Synthetic work che ho caricato nella knowledge base di questo custom GPT è rigorosamente in inglese. Se questo fosse un motore di ricerca tradizionale, sarebbe inservibile per un’audience internazionale che non parla inglese. Certo, un motore di ricerca tradizionale può invocare l’uso di un traduttore come Google Translate per convertire in tempo reale la domanda di un utente e la risposta che viene trovata nelle pagine di Synthetic Work.
Ma se avete mai provato una soluzione simile sapete che il risultato del processo è di mediocre qualità, ma il mio custom GPT non è un motore di ricerca tradizionale e quindi l’utente può chiedere quello che vuole al Search Assistant in qualunque lingua e ricevere il riassunto dei contenuti della newsletter nella stessa lingua.
Infatti l’utente può conversare per ore con il Search Assistant, nella propria lingua madre, a proposito dei contenuti della newsletter. Guardate, questa cosa è veramente straordinaria e va provata per capire l’effetto esilarante che produce.
Immaginate creare un custom GPT per il materiale che avete nella vostra divisione di marketing o in quella legale per le policy aziendali e immaginate che istantaneamente, senza fare assolutamente nulla, quei documenti diventino immediatamente accessibili agli impiegati nei vari distaccamenti internazionali dell’azienda o a dei collaboratori che semplicemente hanno difficoltà con la lingua principale dell’azienda.
Fenomenale! Ci sono mille applicazioni per questa cosa. Pensateci durante le vacanze.
Veniamo al secondo caso d’uso reale.
Seconda storia: una delle cose che faccio per gli abbonati di Synthetic Work è mostrare come l’AI generativa può essere usata per una serie di scenari tipici in un’azienda.
Anziché dare alle persone un prompt generico da ricordare e usare ogni volta che interagiscono con ChatGPT, ho creato una serie di tutorial su come usare ChatGPT per questa o quella situazione. Per esempio, ho creato un tutorial su come configurare GPT-4 per aiutarvi nel creare una presentazione eccezionale.
Non come fanno le decine di start up che avete visto sui social media, quelle che leggono il contenuto della vostra slide e sulla base di quello fanno cose tipo creare un tema per PowerPoint, creare una cover per la presentazione o riscrivere in maniera migliore il vostro contenuto.
Quell’approccio, con tutto il dovuto rispetto, è inutile, e non fa assolutamente nulla per migliorare il vostro arco narrativo, per aiutarvi a catturare l’attenzione dell’audience e per aumentare le probabilità che le persone nel vostro meeting recepiscano il messaggio.
Il tutorial che ho creato, invece, fa esattamente quello: chiede a GPT-4 di usare le tecniche più famose per definire un arco narrativo.
Vi fa delle domande per capire meglio quale messaggio volete che l’audience porti a casa o quali aspetti della narrativa volete sviluppare o che tipo di persone sono nella sala.
E in base a tutte queste informazioni compone la presentazione e vi suggerisce che tipo di contenuto dovrebbe apparire in ogni slide.
Dopo aver fatto quasi cinquecento keynote nella mia carriera presentare le nostre idee meglio è un tema a cui sono particolarmente attaccato e il tutorial è utile, ma sarebbe molto meglio se l’AI facesse tutto in maniera automatica, quindi – grazie a questi custom GPT – ho creato un Presentation Assistant che fa tutte le cose che ci siamo appena detti, automaticamente e senza che l’utente debba istruire manualmente ChatGPT per farlo diventare un esperto mondiale di presentazioni.
Anche qui ho definito delle instructions per il custom GPT e caricato nella sua knowledge dei documenti per facilitare il task.
Il risultato, ancora una volta, è straordinario.
Grazie all’integrazione con DALL·E 3, Il Presentation Assistant che ho creato genera automaticamente le immagini per ogni slide della presentazione che ha creato autonomamente con le risposte che voi avete fornito.
E esattamente come il Search Assistant di cui abbiamo parlato prima, l’interazione tra AI e utente e l’intera presentazione può essere in qualunque lingua vogliate. Anche qui è una cosa da provare per capire quanto è potente l’effetto di questo tipo di assistenza.
Pensate a usare un custom GPT come questo nella vostra azienda per fare formazione interna ed elevare la qualità delle presentazioni nei vostri meeting. Persone che comunicano in maniera più chiara collaborano in maniera migliore e più velocemente.
In tutto questo, la cosa più importante è che questi custom GPT sono ancora una tecnologia in erba che verrà grandemente arricchita, raffinata nel prossimo futuro.
Il passo successivo, che farà una differenza ancora più grande, sarà permettere agli utenti di fare fine tuning completo di questi custom GPT, cosicché il modello impari dai documenti nella knowledge, anziché limitarsi a cercarne il contenuto.
E poi, ovviamente, verranno altre customizzazioni, come la possibilità di dare una voce a questi custom GPT e la possibilità di vedere quello che l”utente vuole mostrare grazie ai nuovi modelli di OpenAI chiamati GPT-4V, dove la V sta per Vision, e TTS-1.
Immaginate per esempio, un custom GPT che sia stato addestrato con tutti i nuovi manuali di istruzione delle caldaie, dei condizionatori del 2024 caricati nella propria knowledge. Immaginate un tecnico specializzato che faccia una foto della caldaia o del condizionatore da riparare. Il custom GPT potrebbe guidare vocalmente il tecnico durante la riparazione, grazie a tutta la conoscenza assorbita durante il tuning dei manuali di istruzione.
Okay, ci fermiamo qui per quest’anno. Fate buone feste!
Magari mandatemi delle cartoline, come si faceva una volta.
Ci vediamo nel 2024, per un anno di intelligenza artificiale che si prospetta straordinario.
Ciao!