il disitributore di videogiochi ha realizzato internamente una soluzione che permette la personalizzazione delle presentazioni del catalogo ai rivenditori
8 ottobre 2003 Secondo le ultime notizie il tablet pc non ha
ancora imboccato con sicurezza la strada della forte crescita delle vendite.
Qualche azienda, però, ha colto al volo le possibilità offerte dal nuovo pc e
anche se il software che riconosce la scrittura in italiano non è ancora
arrivato, qualche applicazione interessante inizia a farsi strada.
Una delle
migliori, che ha riscosso anche l’apprezzamento di Microsoft, è quella
realizzata da Leader, distributore varesino di videogiochi.
Grazie a un software realizzato internamente, che Leader ha intenzione di
vendere anche ad altre aziende, la società ha dotato di tablet con scheda
Gprs i propri 35 agenti. Ogni mattina la forza vendita si
collega con il database dell’azienda e scarica la situazione aggiornata del
magazzino, lo stato degli ordini dei clienti, le nuove schede prodotto e altro
materiale. Poi si reca dal cliente al quale propone una presentazione dei
prodotti tutta tramite tablet. Con un particolare. La presentazione è personalizzata e, oltre a una parte
uguale per tutti, varia per ogni negoziante.
Il dealer si trova di fronte un
tablet con il monitor diviso in tre parti. In alto a sinistra c’è lo spazio per
la scheda prodotto (serve all’agente per la presentazione soprattutto se non si
ricorda il videogioco) affiancata da uno spazio dove viene presentato il
videogame attraverso screenshot (le immagini) o video, ma anche il
materiale Pop. In basso in un ampio rettangolo c’è il catalogo
dei titoli che comprende non tutti quelli che Leader ha in portafoglio ma
un’offerta costruita sullo storico del negoziante con tutta la situazione del
magazzino del distributore. Ovviamente l’ordine può essere inoltrato via
Internet e viene accettato dal sistema solo se soddisfa le condizioni
particolari (riguardo per esempio la scontistica) concesse a ogni negoziante.
In questo momento, siamo ancora nella fase di test, circa il
24% degli ordini non viene accettato, ma dopo la necessaria fase di training
questa percentuale dovrebbe abbassarsi di molto. “Ciò che appare sul monitor
dell’agente – spiega Mauro Dapit, responsabile di videogame.it – è la
parte finale di un processo che coinvolge il marketing che decide come si
presenta il prodotto dal punto di vista commerciale ed emotivo”. Se
l’ordine viene accettato una mail o un fax avvisa il negoziante
e, a regime, il magazzino in brevissimo tempo prepara la merce.