La partenza lenta di Xbox è stata attutita dalla crescita dei giochi per pc e degli accessori. 240 titoli da qui a Natale
14 ottobre 2002“Siamo abbastanza euforici”. Virgilio Bixio, amministratore delegato di Leader sceglie di commentare così i 150 milioni di euro di fatturato previsti per fine anno rispetto ai 61 del 2001. Le cifre riguardano solo Leaderspa che si occupa della distribuzione di hardware e software, e l’aumento, spcifica Bixio, non si deve solo a Xbox ma a una crescita generale delle vendite. “I videogiochi per pc crescono del 35%, quelli per console (dove Leader era più debole) aumentano di sei volte e l’hardware raddoppia”. Bixio snocciola con evidente soddisfazione le cifre di crescita alle quali aggiunge le stime, fatte in casa, che parlano di una quota di mercato del 47% per i giochi pc e del 15% per quelli console.
Risultati che sono merito oltre che di un mercato più favorevole anche di una forza vendita che ha raggiunto le 35 unità e del grande numero di marchi che compongono il portfolio della società. Una trentina di brand che permettono al distributore di Gazzada Schianno in provincia di Varese di lanciare sul mercato da qui a Natale 240 titoli (in un anno sono più di 500). “Ma oltre a questo abbiamo investito nel management e nella linea di produzione che permette di spedire fino a cinque milioni di euro di prodotto al giorno”.
E poi Xbox avesse rispettato le attese i risultati sarebbero stati ancora migliori. Ma se lo pensa Bixio questo non lo dice. Si limita ad ammettere che come le è successo altre volte Microsoft non è partita nel modo migliore ma poi si è ripresa. “Xbox aveva un prezzo poco accessibile con una marginalità bassa per la linea distributiva, due elementi che l’hanno penalizzata”, ammette, per aggiungere però che Microsoft ha compreso in fretta gli errori e si è rimessa in fretta in carreggiata tanto che secondo Bixio viaggia con una quota di mercato fra il 25 e il 30%. ”Il taglio del prezzo ha provocato un’impennata delle vendite dell’hardware, mentre per il software ci sono stati titoli più forti come Halo e segnali positivi sono arrivati anche dall’allargamento del mercato”. L’aumento delle vendite delle linee budget è, secondo l’amministratore delegato di Leader, un segnale che testimonia l’arrivo nei negozi di videogiochi di nuovi clienti che preferiscono aspettare qualche mese per acquistare i titoli a un prezzo inferiore. Il vantaggio è che si tratta di clienti che non ricorrono alla pirateria e che permettono di allungare il ciclo del prodotto.
Il momento positivo coinvolge le varie società del greuppo come Ims, specializzata nella distribuzione di accessori che fatturerà 4-5 milioni di euro, e Lago che dovrebbe crescere di quattro volte rispetto allo scorso anno con un il 70% dei giochi (add on per Flight Simulator) venduti tramite il download via Internet, un canale che permette ampi margini. E poi c’è la società che si occupa dei servizi logistici di Vivendi, Pulsar Communication per le pr e Leader Servizi che assicurando una serie di servizi ai publisher (controllo online di vendite, stock di prodotto, campagna di comunicazione) hanno il compito di fare sentire come se fossero in Italia i publisher che invece, per il bene dei conti di Leader, devono rimanere a casa loro. Non sia mai che una volta aperta la sede italiana decidano anche di occuparsi di distribuzione.