A Las Vegas Lenovo presenta i propri piani, non solo relativi ai prodotti Ibm. Espansione e internazionalizzazione, queste le parole d’ordine.
Dopo aver annunciato nei giorni scorsi il trasferimento del proprio
quartier generale ad Armonk, cominciano a farsi più definiti i piani di
Lenovo.
La società cinese, che alla fine dello scorso anno ha acquisito da Ibm il business pc, sta infatti mettendo a punto con la collaborazione della stessa Ibm una serie di piani strategici che hanno l’obiettivo di facilitare la commercializzazione dei prodotti Lenovo in altre parti del mondo, non appena l’acquisizione potrà dirsi completata.
Secondo quanto riporta la stampa statunitense, che ha avuto modo di incontrare il management di Lenovo in occasione del Consumer Electronics Show di Las Vegas, la società cinese ha cercato di evidenziare come i punti di sovrapposizione tra il suo business storico e quello di Ibm siano decisamente inferiori a quanti ce n’erano al momento della fusione tra Hp e Compaq.
La nuova realtà che prende vita dall’acquisizione dovrebbe dunque muoversi più in un’ottica di complementarietà che di sovrapposizione.
Con l’innegabile vantaggio, questo sì, di poter sfruttare l’enorme esperienza di Ibm nella copertura di oltre 160 Peasi diversi.
Perché è proprio su questo aspetto – ammettono i portavoce della società – che Lenovo mostra i suoi punti deboli.
La società negli ultimi anni è riuscita anche a conquistare importanti riconoscimenti in materia di design e qualità dei prodotti, ma non è mai stata in grado di raggiungere risultati interessanti al di fuori del mercato cinese.
Qualche puntata in Spagna, qualcosa in Italia – come abbiamo avuto modo di accennare in occasione dell’annuncio dell’accordo – ma niente di più.
Questa potrebbe essere l’occasione giusta.
Esattamente come, per Ibm, potrebbe essere
questo il momento di fare seriamente business sul mercato cinese.