I dati Gartner relativi all’andamento del quarto trimestre dei pc sul mercato dell’Europa Occidentale confermano i trend già evidenziati. Ma qualche sorpresa si trova in Italia.
La tendenza è chiara e i dati presentati questa mattina da Gartner non fanno che confermare un trend palese da tempo.
Il mercato pc in Europa Occidentale è entrato in una spirale negativa, che porta, per il secondo anno consecutivo, a una chiusura in calo.
15,3 milioni di unità è il totale delle unità vendute nel quarto trimestre del 2012, in regresso dell’11,7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Sui dodici mesi, invece, si parla di un totale di 58 milioni di unità, n questo caso in calo dell’8,4 per cento rispetto all’intero 2011.
Il regresso è trasversale: colpisce cioè tutte le tipologie di prodotto, sia desktop sia mobile, e tutti I segmenti di mercato, anche se il mondo delle imprese sembra soffrire meno grazie a un ciclo di sostituzione giocoforza avviato.
Così, se il mercato business regredisce del 4,9%, il consumer arriva a perdere il 17,6% anno su anno, segno che l’impatto del nuovo sistema operativo di Microsoft ancora non si sente sulle intenzioni acquisto e che la categoria degli Ultramobile viaggia ancora su fasce di prezzo troppo elevate per diventare davvero interessante.
Per quanto riguarda la classifica per produttori, l’unico brand in crescita è quello di Lenovo.
La società, salda al terzo posto, chiude il trimestre con 1,744 milioni di unità vendute, in crescita del 23,4 per cento, giusto alle spalle di Acer, attestata a 1,752 milioni ma in calo del 16,4 per cento.
La prima posizione resta solida in mano ad Hp, che con quasi 3,3 milioni di unità ha ancora una quota del 21,5 per cento del mercato, se pure registra un regresso dell’8,8 per cento rispetto all’anno precedente.
Quarta è Asus, poco distante la Lenovo con i suoi 1,721 milioni di unità, in questo caso in calo dell’8,4% anno su anno. La quinta posizione, infine, va a Dell, con 1,3 milioni di macchine, una share dell’8,7 per cento e un calo importante del 21,9%.
Appare evidente che gli sforzi di Lenovo per guadagnare market share stiano dando i loro frutti, mentre per quanto riguarda Asus, il nuovo posizionamento della società, con un pricing più alto rispetto al passato è probabilmente la causa del calo della società.
Molto interessante il dato italiano.
Nel nostro Paese Lenovo è di gran lunga best performer, con una crescita del 151 per cento anno su anno che l’ha portata a toccare le 97.749 unità, pari a una share del 7,4 per cento, laddove lo scorso anno era ferma al 2,5%.
E se le 292.524 unità di Hp (-5,8%, prima posizione con una share del 22,2%), le 256.241 di Asus (-11%) e le 181.852 di Acer (calo del 34,9 per cento) di fatto non fanno che confermare i trend sopra illustrati, colpisce il regresso di Apple, che con 78.500 unità perde il 41,2% anno su anno.
Segno che sui tablet la disponibilità per una spesa in più c’è, ma il premium richiesto dalla società per i suoi computer è considerato davvero eccessivo.