Se la Ue imporrà alla società di fornire ai concorrenti informazioni sui propri prodotti, pure nel mondo enterprise si avrebbero importanti conseguenze
18 marzo 2004 La Commissione europea è ormai
prossima a pronunciarsi su Microsoft, dopo quattro anni di
indagini sulle sue pratiche commerciali della società.
Già da qualche tempo
è noto che la Ue, a differenza degli Usa, intende condannare l’azienda
per abuso di posizione dominante nel mondo dei pc.
Oltre a una
maximulta, che potrebbe arrivare al 10% del fatturato dell’azienda, due paiono
essere i correttivi richiesti: proporre due versioni diverse di Windows, una con
e una senza il Media Player e fornire ai concorrenti le informazioni necessarie
a garantire una competizione più equa.
Quest’ultimo appare il punto più
delicato, perché intacca la cortina di ferro che Microsoft ha eretto davanti ai
propri prodotti.
Nel mondo enterprise, le conseguenze non sarebbero da
poco.