Milioni di utenti delle caselle Libero Mail e Virgilio Mail questa mattina stanno vivendo un ben poco piacevole dejavu: le caselle sono inaccessibili, come avvenuto lo scorso gennaio.
Al momento in cui scriviamo, le uniche informazioni disponibili sono quelle riportate nell’immagine di apertura del nostro articolo:
“Stiamo effettuando un intervento di manutenzione evolutiva di Libero Mail.
Ci scusiamo per il momentaneo disagio e ti invitiamo a riprovare più tardi.
Lo staff di Libero”
A gennaio, abbiamo dedicato numerosi articoli al disservizio che (lo ricordiamo) lasciò gli utenti privi di accesso alla propria casella di posta elettronica per circa una settimana.
Senza dubbio è auspicabile che in questa circostanza il tempo necessario a ripristinare i servizi sia ben più breve. Tuttavia al momento non sono disponibili ulteriori informazioni
Quel che è certo è che il 2023 non si sta rivelando il più fortunato per ItaliaOnLine, la società cui fanno capo sia Libero Mail che Virgilio Mail.
Update:
cambia il messaggio per gli utenti. Ecco quanto afferma ora la pagina di login:
“Gentile utente,
come preannunciato ieri, questa notte si è svolto un intervento di manutenzione evolutiva di Libero Mail, che riguardava le caselle di posta e i servizi collegati, come cambio e recupero password, area personale Account ecc.
I tecnici sono al lavoro per riportare tutti i servizi alla consueta funzionalità.
Ci scusiamo per il disagio e vi preghiamo di riprovare più tardi.
Staff Libero Mail”
Libero Mail e Virgilio mail fuori servizio, il commento di Assoutenti
Sui disservizi che si stanno registrando oggi sul fronte della posta elettronica di Libero e Virgilio devono intervenire Agcom e Antitrust, a tutela dei diritti dei cittadini. Lo afferma Assoutenti, dopo i malfunzionamenti che da stamattina si riscontrano sui due servizi mail.
“A distanza di meno di 6 mesi dal grave black-out che ha colpito Libero e Virgilio, ancora una volta gli utenti che utilizzano la posta elettronica messa a disposizione dai due servizi sono vittime di gravi problemi – attacca il Vice Presidente Nazionale, Gabriele Melluso – Al di là che si tratti di un down o di un intervento tecnico di manutenzione, il disagio arrecato ai cittadini è enorme, considerato che gli utenti che utilizzano la posta Libero e Virgilio sono circa 9 milioni in Italia”.
“Per questo chiediamo oggi l’intervento dell’Autorità per le comunicazioni e dell’Antitrust, affinché aprano una indagine sulla vicenda e adottino gli opportuni provvedimenti per tutelare gli interessi degli utenti, ferma restando la possibilità per chi ha subito danni materiali di agire in sede legale per i dovuti risarcimenti, rivolgendosi alle sedi locali di Assoutenti o contattando l’associazione all’indirizzo nessunoescluso@assoutenti.it “ – aggiunge Melluso – E speriamo che stavolta, a differenza di quanto fatto in occasione del black-out di fine gennaio, l’Antitrust sia più solerte a punire la società e difendere i diritti dei consumatori”.
17 giugno, proseguono i disservizi a Libero Mail. Il comunicato ufficiale di ItaliaOnLine
Eravamo stati (purtroppo) buoni profeti nel nostro titolo, ipotizzando un disservizio simile a quello già osservato a gennaio.
Abbiamo ricevuto da ItaliaOnLine una nota, del tutto identica a quanto riportato nella schermata di accesso a Libero Mail e Virgilio Mail:
“In questa nuova comunicazione, ci scusiamo anzitutto ancora una volta con i nostri utenti per il disagio recato dall’interruzione dei nostri servizi mail.
Nelle ultime ore si è verificata ancora instabilità all’infrastruttura e-mail, che ci costringe prudenzialmente a non poter ancora riaprire il normale flusso.
I tecnici stanno continuando a lavorare per la risoluzione definitiva del problema, che riguarda la maggior parte dei nostri account, ad eccezione delle mail PEC.
Forniremo aggiornamenti nella giornata odierna, continuando a lavorare come ovvio per la risoluzione nel minor tempo possibile.
Per ulteriori informazioni, resta attivo per i nostri utenti il numero di assistenza 02-83 90 55 21.“
lasciamo tutti questi INCOMPETENTI DI LIBERO.IT,andiamo da un’altra parte