A dispetto della crisi, nel 2008 Assintel stima una crescita occupazionale del 6%. Segnali positivi anche sul versante delle retribuzioni lorde.
Ci pensa Assintel a dare fiducia al mercato dell’Information technology. La sua indagine sul valore delle risorse umane nell’It lancia, infatti, messaggi incoraggianti: nel 2008, l’occupazione è cresciuta del 6%, con una buona rimonta da parte delle figure femminili.
Articolata su due diverse dimensioni (una, di stampo qualitativo, sulle politiche retributive nelle imprese del comparto strettamente It, condotta da Idc, e una focalizzata sui profili It nell’intero mercato, elaborata da Od&m, società specializzata in indagini retributive), l’analisi punta a far emergere l’esigenza di stabilire degli standard anche a livello retributivo.
L’efficienza come capacità di erogare qualità, anche da parte del personale aziendale, è stata messa in luce dallo studio di Idc che, per tastare il polso del settore, negli scorsi mesi di settembre e ottobre, ha interpellato via Web un campione qualitativo di 240 aziende (in prevalenza soci Assintel), a forte connotazione Pmi, con un peso rilevante di “software house” e società di servizi.
Ne è emerso un quadro dipinto in larga maggioranza (93%) da dipendenti (in cui i dirigenti pesano per il 5% su un totale di oltre 17.500), che godono di benefici extracontrattuali ad personam (il 78%, ad esempio, vanta almeno pc o cellulare o viaggi o convenzioni e via dicendo) e che, per il 68%, vedono applicato il contratto del terziario (il 2% quello della comunicazione e il 30% il metalmeccanico).
La nota più positiva è senza dubbio data dal fatto che, nell’anno in corso tra dipendenti e collaboratori, ci sono state 3.000 assunzioni (943 al femminile) e solo 1.900 cessazioni (551 donne). Il saldo è, dunque, positivo: 6% che sale addirittura all’8 per le quote rosa, con un’ulteriore particolarità. Se sono in prevalenza le grandi aziende a chiudere i rapporti di lavoro, sono le piccole e medie ad assorbire l’intelligenza umana che si trova sul mercato.
Anche la retribuzione annua lorda (Ral) costituisce un segnale positivo.
Da un sottocampione di 161 società è emerso che, in single digit, lo stipendio dei dirigenti è salito rispetto allo scorso anno e che le signore, seppure ancora distanti dalla quota percepita dagli omologhi maschi, raggiungono la posizione dirigenziale a un’età inferiore (38 anni contro 46). Andando nel dettaglio dei diversi ambiti contrattuali vigenti, il terziario vede un’età media inferiore e, contemporaneamente, un aumento della Ral.
L’indagine ha anche messo in luce che il 62% delle 161 aziende interpellate applica condizioni di retribuzione variabili per i propri dirigenti, 67% per i quadri e solo 38% per gli impiegati. L’incidenza di questa parte sul fisso, in media, diventa, rispettivamente del 30, del 20 e del 16%, con incidenza superiore per i profili commerciali.
In linea generale, poi, nelle aziende di stampo It è chi opera nell’area del personale a vantare cifre più alte, mentre chi riceve il riconoscimento minore si trova nel dipartimento It interno.
Allargando lo sguardo alle 30 figure professionali più diffuse che operano nella divisione Information technology delle imprese italiane (sulla base dei 19.682 profili retributivi), Od&m ha notato che rispetto a una media generale di 106.283 euro, la retribuzione 2008 dei dirigenti dell’area funzionale It si attesta a 97.877, buona terz’ultima, seguita solo da produzione e manutenzione e da ricerca e sviluppo.
La situazione si uniforma maggiormente se ci si focalizza sugli impiegati.
Sebbene non ancora allineati a quelli dei colleghi di altre aree di business, però, nel gennaio scorso gli stipendi dell’It sono risultati in salita rispetto allo stesso mese dell’anno precedente (a livello dirigenziale, il direttore dei sistemi informativi tocca quota 114.938 euro).
In particolare, le cifre appaiono più corpose nelle grandi aziende, in cui si utilizza maggiormente il parametro della retribuzione variabile (anche se negli ultimi otto mesi il ricorso a questa forma si è ridotto), che arriva a incidere, in media, per il 18% sulla quota totale.
Nel segmento degli impiegati, il meglio retribuito è il project leader, seguito dal responsabile sviluppo software e da quello di analisi e programmazione. L’ampia diffusione di Internet e delle competenze collegate mantiene, invece, a livelli piuttosto bassi i compensi dei Web developer.
Il profilo che vede una superiore presenza femminile è quello dell’analista.
Uno spaccato per settore di attività, valutando le offerte di lavoro (secondo dati di Gi Group gruppo di servizi dedicati allo sviluppo del mercato del lavoro, di cui anche Od&m fa parte), infine, ha posto in evidenza che il 35% ha riguardato lo sviluppo software, il 25% il system engineering e il 20 le operation. Percentuali inferiori (rispettivamente del 15 e del 5%) per Erp/Crm e project management.
Rispetto al 2007, infine, il finance ha avuto una poderosa accelerazione in fatto di reclutamento It (45%), lo stesso dicasi per la Pa (30%), mentre l’industria è più o meno equivalente e le Tlc mostrano un decremento. Pare anche che, nella ricerca di personale esperto per realizzare innovazione, il lavoro a tempo indeterminato abbia un’incidenza maggiore rispetto a quello temporaneo e che l’offerta riguardi per il 65% i laureati.