Al dispetto della crisi, in totale si investiranno 3.400 miliardi di dollari e nel 2009 saranno 3.600. L’analisi di Gartner Group.
Nonostante la crisi economica, alla fine di quest’anno il mondo avrà speso in Ict ben 3.406 miliardi di dollari, l’8% in più rispetto al 2007. Lo afferma Gartner in un rapporto rilasciato dopo la metà di agosto.
L’aumento è dovuto a molteplici fattori, primo fra tutti la svalutazione del dollaro. A parità di valuta, osserva infatti l’analista, l’aumento sarebbe stato solo del 4,5%. Comunque di aumento si sarebbe trattato.
Un altro fattore di crescita è determinato dai servizi, che catalizzano l’attenzione più dei prodotti.
Insieme, i servizi It e le Tlc costituiscono il 70% della spesa totale.
In particolare per quanto riguarda i servizi Gartner offre una doppia chiave di lettura. Crescerebbero, infatti, sia per via del fatto che le aziende sono portate a investire in metodi e processi capaci di far contenere loro i costi di struttura, sia in relazione a una globalizzazione che consente ai fornitori dei servizi stessi di spostare rapidamente le proprie offerte nei luoghi del mondo in cui la richiesta si fa sentire.
Giocoforza la spesa dei paesi emergenti ha il proprio positivo effetto sulla crescita del comparto, così come lo hanno le iniziative per il rimpiazzo dei sistemi obsoleti.
Al riguardo, però, Gartner nota che molte aziende che hanno cambiato i propri sistemi nell’arco del quinquennio 1997-2001 ora sono di fronte alla necessità di adeguarli nel giro di tre anni.
Ma per loro non si tratta di un normale avvicendamento di prodotti, quanto di un cambio di infrastrutture e modalità, che vanno dal software-as-a-service al Web 2.0, dalle Soa all’opensource. E i rendimenti di un mercato del sofware così mutato non sono totalmente confrontabili con quelli del precedente adeguamento e non sempre coincidono con un aumento di spesa.
Riguardo ai sistemi, mostrano un sensibile andamento di crescita i pc, che assorbono 6 dollari di ogni 10 che il mondo spende annualmente in hardware.