Come analizzare le tracce lasciate dai navigatori dei vostri siti WMR srl StudioCappello – posizionamento nei motori di ricerca
I navigatori quando si muovono in rete lasciano tracce. Fino a pochi anni fa le aziende avevano difficoltà a capire “cosa farsene” del sito web. Oggi le cose, grazie all’esplodere di strumenti di advertising quali il keyword advertising, le cose stanno cambiando. L’analizzare i dati è un’attività importante per migliorare la presenza e il business in internet. I dati che l’utente lascia al suo passaggio sono utili infatti per:
analizzare il target
Conoscere meglio i propri utenti. Se l’interesse è monitorare utenti che si conoscono gia (ad esempio tramite database aziendali), è possibile avere dati completi sul come risponde una persona alla comunicazione e alle offerte dell’azienda tramite appositi software integrati.
Esempio di software specifico per tale attività: SitoVivo
Ottimizzare il sito
L’analisi dei dati ci permette di capire, tra le altre cose:
– i percorsi di navigazione degli utenti (dalla pagina d’entrata a quella di uscita);
-i tempi di permanenza nelle pagine;
– la validità dell’utilizzo di particolari interfacce che dovrebbero guidare il cliente su pagine “obiettivo”;
– la validità di eventuali landing page che dovrebbero aumentare i tassi di conversione misurati su alcune pagine obiettivo (contenenti ad esempio un form, un modulo d’acquisto, un’iscrizione ad una newsletter, etc.);
– l’utilità o inutilità delle famose intro page.
I software specifici per tale attività sono tanti. Tra i noti e gratuiti AWStats (log file), Shinystat (tramite codice javascript nelle pagine).
Ottimizzare gli investimenti nell’ advertising online
I software di web analisys permettono di monitorare con un unico cruscotto le campagne di Web advertising e misurarne i rientri. Se il nostro obiettivo è il ROI, l’analisi dei dati è fondamentale.
Esempio di software specifici per tale attività: IndexTool, Clicktracks, Google Analisys ex Urchin (gratuito). Su quest’ultimo ho scritto qualche nota sui pro e contro il suo utilizzo nel mio blog.
Migliorare i tassi di conversione
Per migliorare i risultati in termini di obiettivi raggiunti (quali nuovi clienti, nuovi iscritti , maggior numero di ordini, etc.) occorre non solo aumentare il traffico al sito web di possibili utenti interessati, ma migliorare i “tassi di conversione” intervenendo nel sito web (contenuti, struttura, offerte, linguaggio comunicativo, etc.).
Esempio di software specifici per tale attività: pannello Ppc di Google e quelli del punto precedente.
Capire cosa vendere
Grazie ad esempio all’analisi delle pagine prodotto o servizio più o meno visitate, alla ricerca che fanno determinati utenti nei motori di ricerca, al rapporto impression/click generato dalle campagne Ppc.
Esempio di software specifico per tale attività: tutti, anche se con diverse profondità.
L’interpretazione dei dati di tali software richiede una certa pazienza ed esperienza, soprattutto per i software che permettono analisi profonde. Non è semplice scegliere quello più adatto alla nostra azienda. La scelta del software deve avvenire dopo aver identificato le esigenze del progetto e degli obiettivi che si vogliono “monitorare”. L’utilizzo eventuale di supporto consulenziale per l’analisi e l’interpretazione di tali dati permette di riuscire anche a dare agli stessi una “dimensione” e un valore più concreto perchè il buon consulente riesce anche a parametrarli rispetto ai dati di mercato (accessi di concorrenti simili, accessi possibili, dati previsionali di accesso offerti dalle search engine company, etc.).